Ospedale Di Liego - Gaeta

Gaeta / Soppressione del Punto di primo intervento: Gallinaro tuona contro il sindaco Mitrano

Gaeta Politica Sanità

GAETA – Nonostante le ampie rassicurazioni fornite dalla delibera di “passaggio” del 31 dicembre del direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati la definitiva chiusura dei Punti di primo intervento e la loro contestuale trasformazione in Pat, punti di assistenza territoriale, hanno creato qualche malumore in due dei centri della provincia di Latina in cui si è concretizzata questa autentica rivoluzione Copernicana dell’Asl pontina. Soprattutto a Minturno e a Gaeta, località, quest’ultima, in cui è tornato a rumoreggiare un comitato costituitosi la scorsa estate a difesa del Ppi dell’ospedale “Monsignor Luigi di Liegro”. La sua posizione è stata esternata da un politico navigato, dall’ex assessore provinciale all’ambiente (incarico ricoperto anche al comune di Formia) ed ora dirigente di primissimo piano di “Articolo 1-Leu” dopo esserlo stato dei Verdi e di Legambiente, Beniamino Gallinaro.

Nel suo mirino è finito, soprattutto, il sindaco di Forza Italia di Gaeta, Cosmo Mitrano, “censurato” per non aver operato negli ultimi tempi qualcun tipo “di informazione quando, alcuni mesi fa, in un dibattito pubblico sul tema, ha sostenuto con forza la difesa della salute e la salvaguardia del presidio di emergenza presso l’ex ospedale Di Liegro”. Ma Gallinaro mette nel calderone l’intera e tutta la classe politica cittadina, anche i consiglieri comunali di opposizione, “che avrebbero dovuto incalzare il Sindaco a farsi parte attiva e a condividere con gli altri Sindaci della provincia azioni anche legali a difesa dei Ppi. Duole constatare che alcuni risultati si sono ottenuti grazie all’impegno di altri comuni e comitati che hanno manifestato davanti alle sedi istituzionali e difeso con forza i presidi territoriali”. E Gallinaro ricorda “per memoria” che se il decreto 303/ 2019, che prevedeva la sola trasformazione dei Ppi in Pat, è stato sostituito dal decreto 469/2019 “anche e soprattutto perché è stato espedito il ricorso al Tar di Roma che il 2 dicembre ha emesso la sentenza che dava ragione ai ricorrenti. Pertanto le nuove strutture(PAT) assicureranno il servizio in continuità con le funzioni precedentemente svolte dai PPI nel rispetto de decreto 469”.

Insomma per il Comitato per la difesa del Punto di Primo Intervento Gaeta la delibera di San Silvestro del direttore dell’Asl Giorgio Casati sull’attivazione dei Pat “ignora la sentenza del Tar del 2 dicembre scorso con cui si è preso atto che il decreto 303 è stato annullato e quindi la stessa Asl di Latina deve modificare i suoi atti anche precedenti secondo lo spirito della sentenza”. I vertici aziendali e dello stesso distretto 5 dell’Asl sostengono che la soppressione dei Punti di primo intervento con la loro trasformazione in Pat non ridurrà, in termini quantitativi e qualitativi, la domanda della prima assistenza sanitaria all’utenza di Gaeta e di Minturno. Ma Gallinaro non si fida. Sostiene e auspica come la “situazione vada monitorata perché ci sono tante criticità che devono essere sanate. La confusione regna sovrana perché i cittadini non sanno nulla del cambiamento e il personale non ha ricevuto alcuna comunicazione formale su come funzionerà il servizio e da chi dipenderà con grave nocumento per i cittadini”.

Gallinaro recita una vecchia massima popolare secondo la quale “chi va piano va sano e va lontano” e chiede il ricorso ad un confronto pubblico (“Non è mai tardi”) per discutere di questa problematiche “che interessano la salute dei cittadini e le nostre riflessioni hanno proprio questo obiettivo perché la città e un bene comune”.

Saverio Forte