Formia / Assemblea pubblica sulla torbidità dell’acqua, Paola Villa chiede rimborso delle bollette [VIDEO]

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FORMIA – Subito una compensazione delle bollette idriche a decorrere dal 1 gennaio scorso per far fronte ai disagi subiti e tuttora in corso dai cittadini e dalle imprese relativamente all’annosa e perdurante emergenza igienico-sanitaria della torbidità erogata sul territorio del Sud-pontino. La richiesta è stata formalizzata dal sindaco di Formia Paola Villa nelle fasi iniziali dell’assemblea pubblica organizzata per fare il punto dopo l’ennesimo allarme lanciato sulla mancata potabilita’ dell’acqua fornita dalle sorgenti di Capodacqua a Spigno Saturnia e di Mazzoccolo a Formia.

Chi attendeva di registrare la partecipazione di un pubblico strabocchevole, formato da cittadini e rappresentanti di associazioni e comitati civici è rimasto profondamente deluso. Erano poco meno venti le persone che hanno raccolto l’invito a partecipare a questo momento di confronto ma anche di “informazione” formalizzato dal sindaco di Formia Paola Villa affiancato dall’attento neo assessore al ciclo delle Acque Orlando Giovannone.Non c’era il pubblico delle grandi occasioni e il primo cittadino di Formia ne ha preso atto iniziando l’assemblea con quasi mezzora di ritardo con l’auspicio che l’aula consiliare si riempisse. La stampa era al gran completo ma mancavano loro, i cittadini, gli stessi che, soltanto due anni fa, erano scesi in strada, in piena estate, a fianco del futuro sindaco di Formia per denunciare la gravissima crisi idrica che aveva messo in ginocchio l’intero golfo. La stessa politica è rimasta lontana dalla sala “Ernesto Ribaud”, tranne alcune eccezioni: il vice sindaco Carmina Trillino, il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele e, confusi tra il pubblico, l’ex coordinatore del primo circolo del Pd di Formia Francesco Carta e i vertici comprensoriali di Leu-Articolo Uno Maria Rita Manzo, Beniamino Gallinaro ed Ersilia Vitiello.

Paola Villa le sue censure, nonostante abbia detto a più riprese di non essere “il sindaco anti Acqualatina”, le ha esternate nei confronti dell’ente gestore di cui ha stigmatizzato – come si evince nell’intervista video allegata – la sua assenza a questo momento di partecipazione perche’ ufficialmente “non invitato”: “Ma l’assemblea era pubblica – ha chiosato – e non ho fatto gli incontri ad personam. Ne prendo atto”. Acqualatina, nello specifico, è stata accusata, poi, di chiedere ai comuni di Formia e Spigno Saturnia di emettere le ordinanze di non potabilità dell’acqua senza il dovuto riscontro normativo dell’Asl di Latina. Ha considerato la cosa una “grave ed ingiustificata anomalia procedurale” rivelando di aver ricevuto una lettera dalla stessa Acqualatina che, “paradosso dei paradossi”, “ci chiede di rivolgerci al dipartimento Igiene e ambiente dell’Asl per revocare le nostre ordinanze di non potabilità dell’acqua. Io e la mia amministrazione non ci stiamo capendo più nulla….” ha detto in un mini briefing con la stampa intervenuta. Un altro affondo, poi, è stato rappresentato dalla mancata attivazione del servizio sostitutivo di autobotti in occasione della reiterazione del fenomeno della torbidita dell’acqua contrariamente a quanto assicurato dall’ente gestore.

Il sindaco di Formia ha annunciato, inoltre, di aver invitato il presidente dell’Ato 4 e della Provincia di Latina, Carlo Medici, del Partito Democratico, di inserire il.problema della torbidita’dell’acqua erogata nella prossima ed utile assemblea dei sindaci dopo che quella odierna, convocata per ratifica della nomina del nuovo responsabile della segreteria tecnico operativa (chiesto in prestito dallo stesso Medici all’Ato 5 di Frosinone dopo l’abbandono dell’ingegnere Angelica Vagnozzi),è andata deserta. Erano presenti i sindaci e i rappresentanti di soli 11 comuni su 33 “ma la cosa buffa – ha sbottato la professoressa Villa – è stata la circostanza iniziale: nessuno ha deciso di fare l’appello dei presenti. Se lo avessero fatto ne avrebbero tratto precise considerazioni di natura politica”. Il sindaco di Formia, infatti, ha confermato che se l’assemblea dei sindaci si fosse tenuta avrebbe espresso un parere contrario sul sovraccarico della tariffa di 6.173.400 su 10.289.000,00 di risorse economiche per lavori futura: “Acqualatina – ha spiegato il sindaco – sovraccarica in tariffa la percentuale più alta, di tutto il Lazio. I circa 4 milioni di differenza sono presi da fondi ministeriali. La determina presentata denuncia chiaramente un dato: su 34.711.215 euro di investimenti in tutto il Lazio, l’Ato4, Acqualatina, contribuisce con il 60% con la tariffa, l’Ato2, Acea, contribuisce con il 40% con la tariffa, l’Ato1, Viterbo, contribuisce con il 25% con la tariffa e l’Ato3, Rieti, contribuisce con 0% con la tariffa”.

L’assemblea ha evidenziato, comunque, che il sindaco di Formia, dopo una lunga “pace armata”, ha dissotterrato l’ascia da guerra nei confronti dell’ente gestore: “Ricordate le promesse fatte durante l’emergenza idrica dell’estate 2017 che i cittadini e le imprese economiche avrebbero beneficiato degli sgravi in bolletta per i disagi subiti? Le bollette sono sempre più pesanti e lo sapete perché? Perché nessuno ha il coraggio politico di individuare un capitolo nel bilancio di Acqualatina, prossimo o venturo, su cui “caricare” questa annunciata revisione tariffaria. L’emergenza torbidità di queste settimane potrebbe essere un’altra occasione per applicare il principio dell’equità sociale ma sono decisamente pessimista che ciò accada”. Paola Villa non vuole vestire i panni del Don Chisciotte contro i muli al vento ma nell’assemblea casalinga promossa davanti a pochi intimi ha lanciato, seppur indirettamente, alcuni strali nei confronti dei colleghi del comprensorio: “Acqualatina sostiene di aver recuperato molt’acqua attraverso i suoi investimenti lungo le reti colabrodo. Ma c’è un soggetto terzo che me lo certifichi? E poi: non riesco a conoscere il nome dell’impresa che ha realizzato il collegamento tra Minturno e la sorgente di Cellole, in provincia di Caserta. Qualcuno mi aiuti. Si sappia che non emetterò alcuna ordinanza di potabilità sul campo pozzi realizzato in località Acervara a Formia – ha aggiunto – sino a quando la stessa Asl non metterà nero su bianco”. E incalzata da alcuni cittadini e comitati civici ha ammesso quanto si sa da tempo: “E’ vero si è fermato il percorso di ripubblicizzazione dell’acqua ma da sola non posso fare tutto”.

INTERVISTA Paola Villa, sindaco di Formia

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Il fenomeno della torbidità è stato un assist per alcune associazioni e comitati civici per richiamare l’attenzionee della politica, non tanto per risolvere questa emergenza igienico-sanitaria ma anche perché i rappresentanti (cioè i sindaci) delle singole comunità del comprensorio contino di più nell’assemblea dell’Ato 4. Chiare le prese di posizioni, tra gli altri, di Franco Valerio, presidente del comitato dei pendolari della stazione di Minturno Scauri e, soprattutto, del professor Antonio Villano e dell’avvocato Franco Conte, rispettivamente presidente provinciale dell’Otuc (l’organismo che raggruppa le più importanti associazioni dei consumatori e degli utenti) e della Confconsumatori. Hanno chiesto che i sindaci, “i soci di maggioranza di Acqualatina spa e i controllori dell’ente gestore”, si mobilitino per un diverso funzionamento della segreteria tecnica operativa che, al momento, è pressoché ferma

INTERVISTA Antonio Villano, presidente Otuc Latina, e Franco Conte, presidente provinciale Confconsumatori Latina

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Acqualatina non era presente all’assemblea ma, prima ancora del suo inizio, aveva diffuso una nota secondo la quale gli “intensi fenomeni di torbidità sono dovuti alle eccezionali precipitazioni, sono legati alla natura intrinseca delle sorgenti. Il piano di lavoro è necessariamente articolato e prevede diversi tipi di attività. Presso la sorgente di Capodacqua è stato realizzato un pozzo spia con sonde multiparametriche in grado di preannunciare la torbidità con alcune ore di anticipo, durante le quali il gestore riesce a implementare una serie di procedure operative quali: riempimento dei serbatori di adduzione cittadini, per avere un polmone di acqua pulita da distribuire durante l’evento di torbidità; mettere a spurgo la sorgente, per evitare di mandare acqua torbida nelle reti idriche cittadine, riducendo così la durata del fenomeno percepito da parte dell’utenza. Queste attività hanno già permesso di mitigare di molto l’impatto dei fenomeni sul servizio alla cittadinanza, vista l’entità degli stessi”. Acqualatina sottolinea gli “interventi strutturali” (interconnessione Minturno-Cellole, realizzazione campo pozzi “25 ponti” e riattivazione sorgente “Forma del Duca” a Castelforte) “in grado di stabilizzare il servizio anche in caso di torbidità intensa” e, replicando nuovamente al sindaco di Formia Villa, sostiene di “aver attivato, su iniziativa dei Comuni interessati dal fenomeno in oggetto, un servizio di autobotti per garantire l’approvvigionamento sostitutivo nei punti critici. In particolare, nel mese di novembre 2019, nel Comune di Formia sono stati attivati 5 interventi in Località Santa Croce e presso la mensa comunale in Via Spaventola.”

Saverio Forte