Formia / Debiti fuori bilancio, cifre in aumento per inerzia amministrativa

Formia Politica

FORMIA – La conferma è arrivata dal consiglio comunale di Formia di giovedì sera: se l’ammontare dei debiti fuori bilancio arriva a quadruplicarsi e a quintuplicarsi è perchè anche la stessa amministrazione comunale in carica non si è adoperata immediatamente per liquidare i creditori. Questa durissima requisitoria è del collegio dei revisori – ora si chiama Oref, organo di revisione economica finanziaria – che ha espresso sì il proprio parere favorevole per debiti fuori bilancio che, per un valore iniziale complessivo di circa 4000 euro, sono arrivati a sfiorare i 30mila euro.

Il presidente Nicola Cinosi e gli altri due revisori dei conti, Giovanni Isacco e Roberto Migliorati stigmatizzano quanto avviene attualmente nel comune di Formia: quando si riceve la notifica della sentenza esecutiva del debito, non ci si adopera tempestivamente al riconoscimento del debito e, dunque, alla liquidazione delle spese alla controparte. In diversi casi – hanno aggiunto Cinosi, Isacco e Migliorati – la condanna dell’ente è avvenuta per omissione, difetto di notifica o intervenuta prescrizione per cause imputabili all’agente di riscossione. Occorre, a quel punto, procedere al riaddebito nei confronti dell’agente di riscossione, non solo delle spese di condanna ma anche del credito non riscosso.

E cosa fare per il futuro? Per il collegio dei revisori del comune di Formia per evitare di riconoscere esborsi non dovuti è opportuno – consiglia – “un più efficace e diverso coordinamento tra gli uffici comunali e gli altri soggetto i esterni coinvolti. Intanto le numerose delibere riguardanti l’approvazione dei debiti fuori bilancio – su esplicita richiesta dell’Oref – devono essere trasmesse alla Procura regionale della Corte dei Conti e i revisori dei conti pretendono di avere una esplicita comunicazione scritta”.

Nelle fasi iniziali del consiglio di giovedì il sindaco Villa ha esternato i suoi dubbi sulla nuova proposta della Regione di Lazio di dar vita al Tpl, il nuovo sistema integrato del trasporto pubblico locale. La nuova soluzione regionale è di estendere il territorio di competenza, di portarlo a ben 13 comuni della provincia di Latina. Formia intende invece gestire il Tpl con i soli comuni del Golfo. La maggioranza vuole approfondire la tematica , soprattutto nelle varie commissioni consiliari . In effetti ad attendere il comune di Formia per la firma della convenzione è da mesi il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che, non avendo ricevuto alcuna risposta, ha dato mandato al dirigente del settore trasporti di prorogare entro il 31 dicembre 2019 e per un altro anno il servizio all’attuale concessionario del servizio, la ditta “Cervone”.

E’ stata rinviata, infine, l’approvazione la mozione che presentata dal capogruppo del Pd Claudio Marciano per conto della neonata “Assemblea Ecologica Popolare del Golfo”, propone “dal basso” alcuni accorgimenti per dar vita a “politiche più radicali per rendere le attività umane sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, anche tutelando i lavoratori e i soggetti deboli della società”. La maggioranza consiliare ha proposto di riunione in una seduta congiunta le commissioni ambiente e urbanistica per prendere atto di quanto prevede la stessa mozione. E cioè che i singoli Consigli comunali del sud pontino impegnino la Giunta comunale in primis a “dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica” e poi a promuovere una serie di iniziative e pratiche comportamentali – basate sui principi di “ giustizia climatica”, “democrazia partecipata” e “trasparenza” – volte a tradurre fattivamente le misure necessarie a preservare la salubrità ambientale.

Tra queste anche “stabilire nei primi 100 giorni dall’approvazione della stessa mozione – si legge nel testo della stessa – una road map per dettagliare, i tempi stabiliti, le misure necessarie, quali per esempio, un piano di rimboschimento delle aree cittadine ed extraurbane”. Proprio a quest’azione l’Assemblea ecologica popolare del Sud Pontino sta già lavorando, organizzando una raccolta semi – perlopiù di lecci e roverelle – sulle montagne del comprensorio, come il Redentore e Monte Orlando – al quale seguirà nelle prossime settimane la piantumazione – su un’area selezionata – si è ipotizzato in questa fase la zona circostante il laghetto di Penitro – di nuovi alberi da veder crescere”.

Saverio Forte