Dispersioni idriche nel sud Lazio, Acqualatina chiede aiuto al Governo

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SUD LAZIO – Per contribuire ad eliminare le numerose perdite idriche ancora esistenti lungo le reti delle province di Latina, Frosinone e Roma serve ora un impegno, diverso e concreto, a livello istituzionale. Sono necessari dal governo nazionale e dalla Regione Lazio cospicui finanziamenti nei prossimi 15 anni per portare sul territorio dell’Ato 4 la dispersione idrica al 35%, valore, questo, considerato “ottimale” per il centro sud Italia. Lo tiene a precisare Acqualatina che, sollecitando ora un diverso impegno finanziario da parte degli organi istituzionali superiori, è stata chiara su un aspetto: l’eliminazione delle perdite non può essere più gravata sui cittadini e sulle bollette.

L’ente gestore a tal riguardo difende il suo ruolo e dice che “il recupero delle perdite e l’ammodernamento della rete costituiscono una priorità assoluta della gestione del Servizio Idrico Integrato”. Lo confermano la mappatura delle reti, di cui si ignorava l’esistenza al momento del passaggio di gestione, l’utilizzo anche di innovazioni tecnologiche come droni con termo camera per la rilevazione delle perdite, e tecniche di risanamento delle reti “no-dig” che non richiedono scavi a cielo aperto. Si tratta di un impegno riconosciuto anche dall’Anea, l’associazione Nazionale Autorità e Enti d’Ambito, in occasione dell’audizione alla Camera il 6 settembre nel corso della quale è stato sottolineato come questo impegno sia più che mai “indispensabile” per far fronte al grave stato di obsolescenza delle reti ereditate in gestione, interrate oltre mezzo secolo fa e mai oggetto di manutenzione.

Acqualatina sostiene di aver già recuperato molta acqua sinora dispersa, ma il progressivo deterioramento delle reti e gli attuali fondi stanziati nel Piano degli Investimenti generano una sorta di “effetto rincorsa”, che pone la gestione del servizio in una condizione di estrema difficoltà.