Sperlonga / Scuola Aspri, avviate le procedure per la ripresa dei lavori

Politica Scuola Sperlonga

SPERLONGA – In seguito alla sentenza che ha ordinato il dissequestro immediato della Scuola Aspri l’amministrazione comunale di Sperlonga ha chiesto alla Regione Lazio e al Ministero della Pubblica Istruzione la pronta restituzione dei fondi pubblici a suo tempo bloccati. Nel contempo sono state avviate le procedure tecniche e amministrative per recuperare il tempo perduto e completare l’intervento costruttivo al fine di consegnare, nel più breve tempo possibile, ai docenti scolastici e agli studenti una scuola sicura, più ampia e funzionale in cui concentrare l’insieme della popolazione scolastica di Sperlonga (Scuole dell’infanzia, elementari e media inferiore).

“Si tratta – dichiara Stefano D’Arcangelo, Assessore all’Assetto del Territorio e Beni comuni – di un’opera importante che ci consentirà di ammodernare l’intero plesso scolastico e di creare nuovi spazi e laboratori per ampliare e innovare l’offerta scolastica e le condizioni ambientali di vita e di studio dei nostri ragazzi. Siamo felici ed orgogliosi, di aver dimostrato, sia dal punto di vista tecnico-scientifico e sia sul versante giudiziario, di poter completare l’intervento in piena sicurezza e ridare ai nostri ragazzi una scuola più moderna e più bella che solo un anno fa sembrava irrimediabilmente perduta! La cosa più importante per noi e per l’intero paese è proprio questa: Ridare la scuola ai nostri ragazzi !

Infatti la perizia puntuale e approfondita dell’Università La Sapienza di Roma da una parte e la Sentenza Giudiziaria emessa dal Giudice dott. De Luca dall’altra ci restituiscono onorabilità e giustizia. Tuttavia restano purtroppo le tante amarezze e le troppe “zone d’ombra” su una vicenda mediatico-giudiziaria davvero triste ed abnorme che ha visto Sperlonga pagare un prezzo altissimo in termini economici, sociali e morali che hanno, comunque, mortificato e macchiato indelebilmente la notorietà e la buona immagine della nostra comunità locale”.