Il Comune di Minturno

Minturno / Il sindaco Stefanelli azzera le deleghe

Minturno Politica

MINTURNO. Chi mi ama, mi segua. Avrà coniato questo (esigente) slogan il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli quando l’altra mattina, scuro in volto dopo un vivace scambio di messaggi con il presidente del consiglio comunale Giuseppe Tomao su una chat della maggioranza consiliare, ha aperto una cartellina e ha firmato, a sorpresa, alcuni decreti che (sicuramente) aveva fatto preparare da giorni. Il caso è che i destinatari di questi provvedimenti, sbigottiti ed increduli, si trovassero nel comune di Minturno nell’ufficio del sindaco Stefanelli su richiesta – o almeno – dello stesso primo cittadino: hanno appreso, in diretta, come si dice in gergo, che al momento si possono ritenere liberi. Liberi da cosa? Dal ruolo che rivestivano sino (appunto) a quel momento. Il sindaco del Pd, con un passato nell’Udc di cui è stato rappresentante nel consiglio d’amministrazione di Acqualatina e nell’ultima Giunta di Armando Cusani alla Provincia di Latina, non ha fatto che revocare le deleghe ai suoi cinque assessori (Mimma Nuzzo, Daniele Sparagna, Elisa Venturo, Mino Bembo e Piernicandro D’Acunto) e a numerosi consiglieri comunali che si occupano dei più disparati ambiti amministrativi.

Stefanelli  ha voluto effettuare una prova di forza perché ora è interessato, più che mai, a “censire” realmente gli assessori , consiglieri e i delegati esterni interessati a sostenere o meno la sua ricandidatura alle elezioni amministrative in programma nella primavera del 2021. Da questa dimostrazione di fiducia e lealtà “uscirà” la nuova squadra di governo nel palazzo di piazza Portanova. Da tempo non mancano i mugugni all’interno della coalizione civica che, denominata “Minturno cambia”, guarda a sinistra. Ma lo scenario è cambiato (e tanto) rispetto al voto amministrativo del 2016. Stefanelli è del Partito Democratico ma la sua militanza non ha avuto mai un carattere fideistico e dogmatico: il Pd è servito solo per frequentare le stanze della Regione Lazio dalla quale fare arrivare qualche finanziamento e contributo a favore di un territorio, quello minturnese, che ha contribuito in tre anni a riqualificare e rilanciare sul piano dell’immagine e di quella turistica in particolare. Il sindaco Dem di Minturno da tempo, per esempio, non è un luogotenente fidato e di primo piano del segretario provinciale del partito, il Senatore Claudio Moscardelli. Lo è diventato –  guarda un po’ – il presidente d’aula Giuseppe Tomao che da organizzatore di una rinomata festa della birra sul lungomare di Scauri ora – grazie ai buoni uffici del Senatore di Latina – lavora nell’ufficio del castelfortese Enrico Tiero, il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia ma anche capogabinetto del presidente dell’amministrazione provinciale di Latina che si chiama Carlo Medici ed è del Pd. Tomao, in quella chat che avrebbe fatto saltare i nervi a Stefanelli, ha posto solo un problema politico: “Dicci tu per prima cosa farai”. Si tratta di un nodo cruciale perché Stefanelli al momento è accusato di avere un piede in due scarpe: si dichiara sindaco del Pd ma nel frattempo è speciale osservatore di quanto sta avvenendo nella sua stessa Giunta. Due assessori fedelissimi del sindaco, la responsabile allo sviluppo economico Elisa Venturo ed il vice sindaco Daniele Sparagna hanno confermato da giorni di essere interessati (“stiamo verificando il da farsi”), insieme al consigliere comunale Giuseppe Pensiero e all’ex consigliere della Margherita Maurizio Granata, ad aderire al nuovo partito di Matteo Renzi Italia Viva. Secondo alcuni rumors, contatti sono stati già avviati e sarebbero a buon punto con chi è il fondatore del circolo di minturnese di Italia Viva.

E’ un personaggio pesante della politica locale, è un medico di base, più volte assessore e consigliere e dirigente di primissimo piano del calcio regionale laziale, il dottor Pino Russo, “mister preferenze” da diversi lustri. La politica dei due forni di Stefanelli ha fatto sobillare Tomao che ha chiesto a Stefanelli, sempre nella famosa chat su whatsapp, dove pensa egli stesso di stare. Dopodichè lo chiederà agli altri. Intanto Stefanelli non manca occasione di esternare la sua insofferenza nei confronti del suo partito, il Pd. In quest’ultimi giorni ha censurato, per esempio, alcuni presunti contatti avviati dalla segreteria cittadina per promuovere un confronto – al momento amministrativo ma che potrebbe essere elettorale tra un anno e mezzo quando si voterà per il prossimo sindaco – con  il meetup locale del Movimento Cinque Stelle. Ma tornando alla strettissima attualità, la Giunta municipale quando sarà ricomposta lo sarà così com’era sino all’altra mattina? Probabilmente sì, anche se le posizioni di taluni assessori non sono più granitiche. Almeno tre. Sono quelle del bravo delegato al personale D’Acunto, vicino alle posizioni del presidente d’aula Tomao, della “pasdaran” del Pd aurunco Mimma Nuzzo – da tempo a rischio esclusione dall’esecutivo di centrosinistra – e dell’assessore Mino Bembo. Quest’ultimo è finito anch’egli nella lista dei papabili “fuoriusciti” solo perché è diventato un punto di riferimento locale di Fratelli d’Itali. Il  circolo locale del partito della Meloni, intanto, è stato commissariato dal castelfortese-latinense Enrico Tiero nonostante i lancinanti mal di pancia dello storico rappresentante locale (“sono camerata e non me vergogno”) Livio Pentimalli.  E l’opposizione di centro destra? È divisa come una torta alle mille foglie. Nei giorni scorsi i consiglieri comunali di Forza Italia Massimo Signore e Maria Di Girolamo, insieme all’ex socialista Maurizio Faticoni, hanno provato a formalizzare un coordinamento ma hanno ricevuto un rifiuto, garbato, dai consiglieri Tommaso Iossa – con  l’ex candidato a sindaco Vincenzo Fedele è un “fedelissimo” del sindaco di Sperlonga Armando Sperlonga – e di Massimo Moni, il capogruppo leghista considerato l’uomo ombra nel comune di Minturno dell’ex consigliere regionale di Forza Italia Romoletto Del Balzo. Il motivo di questo rifiuto? Semplice, temono che il duo Signore-Di Girolamo e Faticoni diventino, quanto prima, l’ossigeno che potrebbe servire a Stefanelli, attraverso una futuribile adesione a Italia Viva, di sopravvivere a sé stesso e di arrivare candidato alle amministrative del 2021. E il sindaco “pro tempore” di Minturno? Ha preferito confermare un impegno a Roma dove è intervenuto venerdì come relatore, insieme al sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi e all’assessore ai Grandi Eventi del comune di Cassino, Danilo Grossi, al “Wte 2010”, il World Tourism Event sulle città e sui siti dell’Unesco. E Minturno è un patrimonio mondiale dell’umanità.