Formia / Sosta a pagamento, dal 1 ottobre entra in servizio la nuova ditta

Formia Politica

FORMIA – Sarà improntato ad una maggiore informatizzazione il nuovo servizio della sosta a pagamento a Formia che, in vigore dal 1 ottobre, durerà per i prossimi sei anni. Ad aggiudicarsi la gara d’appalto comunitaria – come da noi antipato – è stata la neonata società “K City Srl di Portici, i cui dirigenti sabato mattina avrà l’onore e la vetrina per la loro presentazione presso la sala consiliare “Ernesto Ribaud”. Naturalmente saranno ospiti del sindaco di Formia Paola Villa per illustrare “le modalità di svolgimento del servizio, le novità che verranno apportate, fra le quali l’upgrade tecnologico, e le modalità di richiesta abbonamenti per cittadini residenti e non residenti”. Il comune intanto ha annunciato che la campagna di richiesta abbonamenti con la produzione della relativa documentazione da parte dei cittadini inizierà a partire dal 1 ottobre e proseguirà sino al 31 dello stesso mese.

Com’è avvenuto per i precedenti concessionari l’amministrazione comunale metterà a disposizione lo “Sportello al Cittadino”, ubicato Piazza Municipio, per poter adempire in alcuni giorni e orari ben precisi a tutte le pratiche per il rilascio dell’abbonamento. La conferenza stampa di sabato sarà un’occasione probante per capire le linee guida del piano industriale che ha permesso alla ditta di Portici, costituitasi il 5 agosto 2016 con un capitale sociale di 10mila euro, di cui 2500 versati… e unica società partecipante, di aggiudicarsi un appalto per un importo di sei milioni e 600mila euro. “Tra le novità di questa gestione è prevista la possibilità – ha anticipato il sindaco Villa – di poter effettuare la richiesta e il pagamento degli abbonamenti anche online; di poter pagare la sosta giornaliera, anche attraverso carte bancomat, di credito o post pay presso i nuovi parcometri che saranno installati; di poter regolarizzare eventuali necessità di ampliamento della durata della sosta tramite smartphone”. Gli stalli saranno quanto prima informatizzati e la conferenza stampa di sabato servirà per presentare le ulteriori novità e quanto c’è da sapere sulla sosta a pagamento, il numero e la dislocazione degli stalli, oltre a tutte le tipologie di abbonamento.

Ma è tutto oro quel che luccica? Sembrerebbe di no, alla luce delle perplessità che arrivano da sinistra… soprattutto per la valenza occupazionale della futura gestione della sosta a pagamento. Il coordinamento zonale del sud-pontino e, nello specifico, la Filcams Cgil hanno chiesto alla monitorare l’attuale e delicata fase dell’assorbimento da parte della “K City srl” dell’attuale organico in forza alla “Sis” di Corciano (Perugia). All’azienda vesuviana è stato sollecitato un incontro urgente per chiedere il rispetto della principale clausola del bando di gara che prevede il trasferimento degli attuali livelli occupazionali, 13 ausiliari del traffico. L’impresa di Portici, “figlia” della “Tmp”, la società che ha gestito la sosta a pagamento tra non pochi problemi nei rapporti con le maestranze e con la stessa amministrazione comunale a Cassino, arriva a Formia senza aver mai operato e priva di un know how interno non disponendo di alcun dipendente.

Questo tipo di perplessità ha convinto il capogruppo del partito Democratico al comune di Formia di dire che sulla futura gestione della sosta “la frittata è fatta”. Secondo Claudio Marciano è stata affidata ad una società privata “senza credibilità ed esperienza gestionale, unica partecipante ad una gara che le maggiori imprese del settore hanno disertato. Si tratta di una societa che non ha mai vinto un appalto prima d’ora, non ha dipendenti, ha un capitale sociale di poche migliaia di euro e sulla carta sviluppa app digitali.” Il capogruppo Dem alla vigilia della conferenza stampa di presentazione avanza non pochi dubbi: “Come fa un’azienda così piccola ad acquistare i parcometri? Ad anticipare gli stipendi? A realizzare gli investimenti industriali richiesti dal Comune? I soldi chi glieli dà? Un’azienda “partner” rispondono dal Comune. Tuttavia, da quando un privato presta liquidità e credito senza volere niente in cambio? Perché, a questo punto, non ha partecipato direttamente all’appalto? Perché tra i tanti player sul mercato della sosta (tra cui la società in carica, la “Sis”, e la precedente concessionaria, la “Soes”) ha partecipato solo una ditta che vende app? Forse perché l’appalto era sbagliato, i margini di profitto troppo stretti, la gestione privata incompatibile con l’interesse pubblico e perfino con quello di privati affermati, e lo spazio c’era solo per capitani di ventura”. Marciano parla di un capitolato di gara sbagliato. Conterrebbe gli introiti incassati nel corso del 2018 dal parcheggio multipiano di piazza Aldo Moro che, dopo una richiesta ben precisa del curatore fallimentare della Formia servizi spa, Gianmarco Navarra, non è da mesi più nella disponibilità del comune. Anzi il “piano zero” è stato venduto ad una società di costruzione di Priverno e gli altri due piani sotterranei e i famosi box sono in attesa di esserlo. Marciano parla di una “svendita” del Multipiano delle Poste, l’attuale amministrazione “ha lasciato fare al “mercato” e infatti il parcheggio è chiuso da nove mesi, la proprietà si è frazionata, gli investimenti sono una chimera e tutto va in abbandono. In questo disastro politico e gestionale – osserva il capogruppo consiliare del Partito Democratico – la Giunta ci rassicura che quest’azienda senza capitale, senza cantieri, senza dipendenti, ha però le app per far pagare i parcheggi col cellulare (app mediamente usate dall’ 1% degli utenti). Il classico fumo negli occhi di chi vive dentro un blog perenne – l’attacco è diretto al sindaco di Formia Paoal Villa ? – mastica solo di effimera comunicazione, e invece di guardare i fondamentali dei propri atti amministrativi ha la testa solo ai like che può prendere su facebook”- Insomma per Marciano “questo affare dei parcheggi è un’altra picconata sul futuro della città. Perché è chiaro che la maggioranza poteva ben ritirare in autotutela la procedura e, rispettando il proprio programma elettorale, affidare il servizio alla propria municipalizzata (la Formia Rifiuti zero). O quanto meno, tornare in Consiglio, rivedere la struttura dell’appalto e fare una nuova procedura. La maggioranza non l’ha fatto – spiega concludendo Marciano – perché gli è mancato il coraggio di dire: abbiamo sbagliato. La sindaca Villa ha messo gli interessi della sua bottega, sempre più squassata da divisioni, rotture e correnti, davanti a quelli della città”.

Saverio Forte