Formia / Fibrillazioni in maggioranza, scissione nella lista civica “Città in Comune”

Formia Politica

FORMIA – Non è la scissione dell’atomo ma poco ci manca. Che manchi (volutamente) da sempre una cabina di regia, un reale e capace coordinamento politico all’interno della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco di Formia Paola Villa è un fatto risaputo ma quanto potrebbe avvenire nei prossimi giorni potrebbe accelerare un processo di sbandamento che potrebbe avere conseguenze, difficilmente prevedibili, anche nella mera azione amministrativa. Il protagonista di un mini-scisma all’interno della principale lista (“Formia Città in Comune”) che compone la maggioranza civica potrebbe essere Giovanni Costa che, pur trincerandosi dietro un comprensibile riserbo, ha confermato l’esistenza di “alcuni contatti” finalizzati a dar vita, si vocifera già nel prossimo consiglio comunale di Formia (la convocazione spetta lunedì alla conferenza dei capigruppo) in programma a fine mese, ad un nuovo gruppo consiliare, il quinto, all’interno della variegata maggioranza consiliare.

Quella che si profila potrebbe essere una scissione all’interno di “Formia Città in Comune” da cui si staccherebbero, oltre a Costa (arriva dal Partito Democratico di cui è stato assessore alle attività produttive nella quarta ed ultima Giunta di Sandro Bartolomeo), i consiglieri Daniele Nardella e la presidente della commissione “Servizi sociali” Rossana Berna. Costa è da sempre una persona amabile e degna di recitare un ruolo di primissimo piano in un simbolico libro cuore della politica formiana anche se difetta – o almeno – di un necessario coraggio a non opporre l’altra guancia dopo che la prima è stata raggiunta da qualche doloroso schiaffo. Ma il dolore è forte – secondo quanti lo conoscono – da quando, dallo scorso aprile, è stato letteralmente tradito da diverse componenti della sua maggioranza quando ero candidato al consiglio provinciale di Latina. Costa ha racimolato davvero pochi voti rispetto a quelli che (ottimisticamente) avrebbe potuto guadagnare, per spirito di responsabilità e di buon senso ha preferito rimanere in silenzio ma, dopo la pausa estiva e la non esaltante edizione de “Le Notti di Cicerone”, ha deciso, o almeno, di rispolverare l’ascia da guerra.

Il principale contatto l’ha avviato con un consigliere comunale antitetico (per cultura, formazione e provenienza) a lui, come Daniele Nardella, ex Alleanza Nazionale (anche se l’interessato dice di “non votare alle politiche da anni” ma nessuno gli crede). Ma una ragione c’è. Costa e Nardella da tempo, da mesi, stanno chiedendo in maggioranza di effettuare un doveroso rimpasto in Giunta “per mettere le cose a posto”. E il ruolo degli altri consiglieri eletti in “Formia città in comune” svolto nei banchi del potere non sarebbe più tollerabile. L’avvocato Pasquale Di Gabriele è presidente “a scadenza” del consiglio comunale, il collega Fabio Papa presiede la potentissima commissione consiliare Lavori Pubblici e… siede nell’assemblea della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci mentre Marco Bianchini si “accontenta” a guidare un’altra commissione consiliare, quella al turismo e Grandi Eventi che al momento dispensa contributi come le hit estive dei mitici juke box degli anni settanta. Insomma ci sarebbe uno sbilanciamento, naturalmente di potere, che almeno il duo Costa-Daniele (la dottoressa Berna è ritenuta una fedelissima del sindaco Paola Villa) non riesce più a metabolizzare nonostante una ghiotta fornitura di Maloox. Costa sostiene che la possibile costituzione di questo nuovo gruppo consiliare non servirà per rivendicare “posti al sole” ma solo per imprimere un’accelerazione all’azione di governo.

Costa al momento è rappresentato in Giunta dall’assessore ai servizi sociali Giovanni D’Angiò ma un obiettivo intende centrarlo, insieme a Nardella, e (forse) alla Berna: ridimensionare il potere che sta esercitando l’assessore al turismo e ai Grandi Eventi Kristian Franzini, finito sul banco degli imputati anche all’interno della maggioranza per gli importanti investimenti economici effettuati in occasione delle recenti “Notti di Cicerone”, un impegno di spesa che non ha ricevuto i riscontri di pubblico e di critica attesi alla vigilia.. Che ci sia una disaffezione all’interno della lista “Formia città in comune” la conferma arriva da un’altra decisione. E’ quella di Marco Saraniero che, candidato alle amministrative del 2018, ha deciso di lasciare questa lista civica dopo averla “contribuito a creare”: “Ho deciso di chiudere questa mia esperienza politica perché nel corso del tempo si sono evidenziate delle distanze di vedute e nel modo di far politica. Questo gruppo voleva essere un qualcosa di nuovo e diverso dal resto. Ho sostenuto prima delle elezioni, durante le stesse e dopo queste questo gruppo e il sindaco che abbiamo contribuito tutti ad eleggere. Ho creduto in un vero cambiamento, serio e credibile che desse una svolta alla politica di questa città che per troppo tempo è stata incentrata sul dualismo di due personaggi politici controversi. Ho dato fiducia dopo le elezioni – aggiunge – a tutti gli eletti e gli assessori nominati, sperando in un metodo politico diverso rispetto al passato e soprattutto speranzoso in un coinvolgimento di tutti quelli che avevano contribuito attivamente al successo elettorale. Io non ho mai preteso nulla per me, né cariche né ruoli di rilievo, ma mi aspettavo una maggiore partecipazione di tutti nelle scelte cruciali e soprattutto una comunicazione costante e precisa dei fatti.

Questo diventa cruciale e di vitale importante per la vita di un gruppo civico. Purtroppo tutto questo è stato disatteso e si è perpetrato un metodo di far politica che non approvo, molto vicino a quella vecchia politica che per tanto tempo abbiamo criticato e che tanto ha deluso la gente. La mia decisione deriva da queste ragioni e penso sia giusto farlo ora e chiudere questa esperienza politica che non rimpiango per niente. Ho stima delle persone che fanno parte di FCIC e auguro loro di poter fare un buon lavoro per il meglio della nostra amata città. Con questo, però, non si conclude il mio impegno politico, ma cercherò di fare politica sempre, perché la politica se fatta con serietà e senso di responsabilità è la più bella cosa che ci sia”. E non è il titolo di un film…

Saverio Forte