Bimbo investito a Pietravairano, disposta l’autopsia

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SANTI COSMA E DAMIANO – Slittano a giovedì i funerali di Giuseppe Guerriero, il bambino di soli 8 anni che, residente con la sua famiglia in località Pilone a Santi Cosma e Damiano, ha perso la vita alle prime luci dell’alba di lunedì presso l’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli in seguito alle ferite e, soprattutto, ai traumi riportati in un investimento verificatosi poco dopo le 20 nei pressi del cimitero di Pietravairano, comune d’origine della madre della vittima. L’autorità giudiziaria ha infatti disposto l’autopsia sul corpicino del bambino per appurare le reali cause del decesso e all’esame tecnico irripetibile, in programma nella giornata di oggi presso l’istituto di medicina legale dell’Università “Federico II” di Napoli, vi parteciperanno i consulenti di fiducia nominati dalla famiglia di Giuseppe e dalla donna di 50 anni di Pietravairano, al momento indagata a piede libero con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

E’ stata la donna la prima a soccorrere il bambino falciato davanti il cimitero di Pietravairano dopo essere “sfuggito” ad un parente che si stava intrattenendo davanti un mezzo pesante lungo il ciglio della strada. I funerali di Giuseppe, per volere della famiglia, si svolgeranno presso la chiesa parrocchiale di Pietravairano e la loro fissazione sarà decisa subito dopo il nulla osta dell’autorità giudiziaria. Alle esequie vi parteciperanno anche due delegazioni di Scauri e Santi Cosma e Damiano. Del primo centro è originario Fausto Caramanica il nuovo compagno della madre del bimbo scomparso, gli stessi che da tre anni, in occasione dell’inizio della loro relazione, si erano trasferiti in località Pilone a San Cosma.

Nel giorno delle esequie del piccolo Giuseppe a Pietravairano sarà proclamato il lutto cittadino. Lo ha anticipato il neo sindaco Marianna Di Robbio che, manifestando la sua vicinanza alla famiglia del piccolo Giuseppe”, ha sottolineato la necessità di una “riflessione sui nostri comportamenti quotidiani da cittadini” perché – ha concluso – “ognuno di noi vorrebbe avere la possibilità di tornare indietro per un istante per evitare che certe cose succedano”.