Formia Servizi, sulla messa in mora l’ex assessore Spertini critica il sindaco Villa

Formia Politica

FORMIA – L’atto di costituzione di messa in mora – previsti dagli articolo 1219 e 2943 del Codice Civile – con cui il sindaco Paola Villa ha chiesto la restituzione nelle casse del comune di quattro milioni e 300 mila euro, che sarebbero alla base della sentenza di fallimento avvenuta il 23 settembre 2009 della Formia Servizi Spa continua ancora a suscitare polemiche e veleni. A molti non è piaciuta la decisione del primo cittadino, dopo l’avallo della Giunta e ancor prima di un parere pro veritate dell’avvocatura comunale, di chiedere ora il conto, o meglio i “conti” nei confronti di coloro che ebbero a che fare, sul piano procedurale ed amministrativa, con il default della Formia Servizi.

Si tratta di dodici tra i componenti della vecchia giunta Forte in carica dieci anni fa (gli ex assessori Benedetto Assaiante, Raffaele Manna, Amato La Mura, Erasmo Ciccolella, Giuseppe Treglia, Aldo Zangrillo, Giovanni Carpinelli), l’ex segretario generale Pasquale Russo, l’allora dirigente del settore economico Giuseppe Manzi e tre revisori dei conti sempre dell’epoca, Francesco Traversi, Lucia Macera e Davide De Filippis. Insomma furono loro che – secondo il discusso intendimento dell’attuale amministrazione civica – approvarono e con i loro pareri resero esecutiva la delibera con cui l’ente comunale si faceva garante della cifra di 4milioni e 300mila euro nei confronti della banca Biis spa. Ad attaccare il sindaco Paola Villa sinora era stato il legale del revisore dei conti De Filippis, l’avvocato Luca Cupolino.

Fulvio Spertini e Paola Villa

A rincarare la dose ora è niente meno che il dimissionario assessore al bilancio della Giunta Villa, Fulvio Spertini che in un post sul suo profilo facebook è (ed un eufemismo) durissimo contro l’attuale capo dell’amministrazione formiana. Scrive testualmente: “Sono così evidenti e strutturalmente deficitarie le situazioni economiche dei comuni negli ultimi vent’anni, che colpevolizzare le amministrazioni precedenti di qualsiasi cattivo risultato è, oltre che meschino, sterile – scrive Spertini – Convincente e opportunamente tranquillizzante fu un argomento nella campagna elettorale della sindaca di Formia Paola Villa. Pacificazione. Era la parola, seducente e mite, che convinse molti a non temere chi voleva solo guardare avanti. La messa in mora che invece qualche settimana fa la sindaca Paola Villa ha deliberato nei confronti degli esponenti che formavano dieci anni prima la giunta di Michele Forte è una caduta di stile, deprimente e degna del Dottor Jekill. Che poi la messa in mora di cui si parla, sia collegata funzionalmente alla gestione dei parcheggi su cui la sindaca deviò per la prima volta dal suo programma (rinnegando la gestione pubblica), rende la prossima ed imminente concessione nella gestione dei parcheggi, degna della massima attenzione o della molto più piacevole curiosità”.

La presa di posizione dell’avvocato Cupolino, che ha chiesto la revoca della messa in mora del sindaco Villa, è stata anche commentata favorevolmente dall’ex assessore alla cultura del comune, Amato La Mura che, tra i sostenitori dell’attuale primo cittadino in occasione del ballottaggio del 24 giugno 2018, ora le manda anche un invito: “Il comune veda dove trovare le risorse per i danni che con questo atto del sindaco, ingiusto ed offensivo, ha procurato e sta procurando alla mia persona, alla mia famiglia ed al professionista che sono diventato in 30 anni di onorata carriera…”

Saverio Forte