Formia / Vasto incendio nel quartiere di Rio Fresco

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FORMIA – Giornata di fuoco, letteralmente parlando, nei principali centri del sud-pontino. Il perenne e colpevole stato di completo abbandono in cui versa da oltre quaranta anni la cava privata dell’ex fabbrica di laterizi D’Agostino a Formia è stato il principale alleato dei piromani che hanno distrutto diversi ettari di macchina mediterranea e sterpaglie nella lingua di territorio, da sempre colpito da roghi dolosi, a metà strada tra la rete ferrata Roma- Napoli, che fortunatamente non è stata mai chiusa al traffico, ed il popolare quartiere di Rio Fresco Scacciagalline.

Secondo una prima ricostruzione le fiamme sono state appiccate a fianco della galleria della linea ferroviaria che costeggia via Madonna di Ponza. Alimentate poi dal vento e dalla situazione di abbandono dell’ex cava di argilla, l’incendio è risalito sino a costeggiare alcune strutture ricettive, aziende agricole e finanche abitazioni private. Se la situazione non è precipitata è stato solo per il tempestivo e generoso intervento dei vigili del Fuoco di Gaeta, di un elicottero della protezione civile e soprattutto dei volontari del gruppo di Protezione civile “Ver Sud pontino” che nel tratto in salita di via Madonna di Ponza hanno sfidato le fiamme che stavano attaccando i cavi dell’alta tensione e soprattutto le abitazioni private nella parte più occidentale del quartiere di Rio Fresco.

La situazione è tornata alla normalità nel tardo pomeriggio ma l’incendio per la sua vastità e gravità era visibile da ogni punto dell’intero sud-pontino, il cui territorio è stato invaso da una nube di fumo e fuliggine.
Saverio Forte