Formia / Il caso del Pastificio Paone finisce alla Camera dei Deputati

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FORMIA – Il controverso caso del Pastificio Paone, la più antica azienda della provincia, che, pur continuando ad operare con successo è stata in questi ultimi giorni oggetto di una contestatissima asta di vendita da parte del tribunale di Cassino nell’ambito di un concordato preventivo concesso nel 2015, è stato l’argomento, attualissimo, di una conferenza organizzata dal comitato “Diritto e Rovescio” presso la Camera dei Deputati. Si tratta di un comitato che riunisce professionisti, imprenditori ed anche semplici cittadini colpiti dalla “Malagiustizia” e l’iniziativa illustrata a Montecitorio è stata promossa in seguito ad un’indagine della Procura di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, che ha individuato abusi ed violazioni sistematiche del diritto da parte di un vero e proprio sistema, inclusi professionisti che appaiono presso molti Tribunali di Italia, che “ha speculato per anni nella sezione fallimentare ed esecuzioni immobiliari, danneggiando le imprese, i creditori ed ingrassando esclusivamente la cosiddetta Nave Procedura.”

Tra questi alcuni Tribunali, come Lamezia Terme, Salerno, Taranto e anche quello di Latina che nel corso degli anni è stato lo sfondo del caso dell’ex Giudice Lollo “cui si imputa la perdita stimata di circa 5000 posti di lavoro”. Al convegno di Roma ha partecipato anche Erasmo Paone che, specializzato nella risoluzioni di importanti crisi aziendali oltre che stretto familiare degli attuali dirigenti del pastificio di Penitro a Formia, ha annunciato la costituzione per la provincia di Latina di un’apposita sezione di questo comitato a cui potrebbe affiancarsi il centro “Perugatti” a sostegno delle vittime dei reati economici e corrutttivi.

Nel corso dei lavori, per esempio, è stato discusso pubblicamente anche il caso del caseificio “Mandara”, una azienda che nella vicina provincia di Caserta era arrivata ad avere oltre 50 dipendenti e , dopo la sua svendita,sta svolgendo una lunga battaglia legale per vedere riconosciuti i torti subiti. “Ancora in questi giorni – ha dichiarato Vanessa Mandara – stanno partendo nuovi filoni di indagine sulla reiterazione di reati sempre legati al fallimento indotto della storica azienda. Non smetteremo di lottare” . Al convegno hanno portato il loro contributo l’onorevole Giuseppe D’Ippolito in rappresentanza dell’attuale governo, il professor Nicola Ferrigni, sociologo, professore associato di Sociologia presso l’Università degli Studi “Link Campus University” di Roma, dove dirige Link LAB (Laboratorio di Ricerca Sociale), direttore del Master in “Sicurezza Pubblica e Soft Target” e dell’osservatorio sui suicidi per motivi economici, che ha evidenziato un trend di oltre 100 suicidi l’anno tra imprenditori e disoccupati.

E’ infine intervenuto l’avvocato Monteleone che ha sottolineato l’importanza di fare rete per segnalare al Ministro tutti questi casi drammatici ai fini di determinare una più corretta percezione del fenomeno, necessaria ai fini di perseguire le cosche e per la riparazione degli errori giudiziari.

Saverio Forte