Castelforte / Successo per i festeggiamenti dei primi 100 anni di Federterme [VIDEO]

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CASTELFORTE – Del termalismo, delle sue criticità ma anche del sue enormi prospettive di sviluppo a favore del comparto turistico dell’intero Basso Lazio si è occupata una ricca e qualificata rassegna che, dal titolo “Tre giorni alla riscoperta di un patrimonio di benessere”, ha permesso di festeggiare al meglio, presso il complesso termale Vescine di Suio a Castelforte, i primi 100 di anni di attività della Federazione Italiana Terme. L’evento, unico e prestigioso, ha centrato appieno un obiettivo prefissato alla vigilia attraverso l’imprescindibile apporto di tutti i soggetti coinvolti: dimostrare il valore del turismo termale, in termini di interesse da parte del pubblico, e di benessere che l’utenza possa ricevere dalle terme e anche donare attraverso le stesse.

Alla giornata inaugurale di venerdì, che ha permesso di devolvere l’intero incasso al parco piscine all’Ail, l’associazione nazionale impegnata nella ricerca contro le leucemie, linfomi e mielomi, il convegno di sabato pomeriggio su “Il Termalismo del Lazio, alle Terme Vescine: il rilancio possibile” attraverso un qualificato momento di riflessione e di condivisione ha evidenziato, con il coordinamento attento di Aurelio Crudeli, direttore generale di Federterme/Confindustria, ancora una volta, come sia una ricchezza il patrimonio termale del Lazio e la capacità di questo territorio a favorire il rilancio del turismo della stessa Regione.

INTERVISTA Paolo Migliorato, imprenditore e amministratore unico Terme Vescine

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I numeri del termalismo e del turismo del benessere nel mondo, in Europa, in Italia e, nello specifico sono stati illustrati con piglio scientifico e culturale da un insigne accademico qual è il professor Nicola Quirino, docente di economia sanitaria della “Luiss-Guido Cardi” di Roma. Il suo studio, aggiornato, ha dato il via ai lavori dopo, appunto, i saluti dell’amministratore unico delle Terme Vescine Paolo Migliorato, e del sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, presente nella fase iniziale dei lavori ma poi allontanatasi per “vivere un appuntamento di straordinaria importanza e di forte impatto” qual è stata la seconda edizione della rievocazione storica “Il sabato del villaggio”. Il sindaco e consigliere provinciale del Pd sarebbe dovuto essere l’ultimo ad abbandonare il convegno che ha avuto il merito ed il coraggio di affrontare, attorno ad un tavolo di provata valenza scientifica e istituzionale, le criticità, normative e gestionali, della risorsa terme ma anche evidenziare le tante prospettive di sviluppo che ancora e fortunatamente si celano dietro il settore. Ma al primo cittadino di Castelforte saranno fischiate le orecchie quando i diversi relatori e alcuni “competitor” di altre località laziali hanno rimarcato come il complesso termale di Suio continui a scontare tanti ritardi di cui non è esente (affatto) la politica locale; dalla carente situazione viaria ed infrastrutturale all’imbarazzante assenza di interventi riguardanti l’arredo urbano e finanche dello stesso segnale della telefonia mobile. L’abbandono anticipato dal convegno delle terme Vescine del sindaco di Castelforte, unitamente a quello del collega dirimpettaio Franco Taddeo (ma era presente anche il consigliere comunale di Minturno Gennaro Orlandi, in rappresentanza del sindaco Gerardo Stefanelli), ha confermato che il termalismo serve soltanto per agitare la bandiera della propaganda in ogni consultazione elettorale amministrativa che si rispetti. All’atto concreto, quando bisogna avviare e ratificare contatti con i vari soggetti in grado di sostenere la risoluzione dell’emergenza endemica del territorio il via alla sagra o all’appuntamento del sabato pomeriggio non può essere posticipato. Un altro grossolano autogol d’immagine. Ma tanto…

Le slide del professor Quirino hanno, invece, vivacizzato il dibattito con gli interventi dei rappresentanti di altri ambiti termali laziali che, aderendo all’invito del patron Migliorato, hanno posto sul tavolo le tante questioni ancora irrisolte sul tappeto… nonostante poi l’”eroismo” – da tutti evidenziato e sottolineato nel suo intervento conclusivo dal presidente uscente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci – dei singoli operatori del settore. I dirigenti delle Terme Pompeo di Ferentino e delle Terme di Fiuggi, Claudia Pompeo e Giampiero Paris, ed il direttore generale dell’”Acqua Albule Terme” di Roma, Stefano Terranova, nelle loro relazioni hanno rimarcato come “Roma sia storicamente la culla del termalismo ma sul territorio laziale le aziende termali riconosciute siano soltanto dieci in rappresentanze di cinque macro-aree ed ambiti che partono dalla Tuscia, passano per la capitale e la realtà di Tivoli per arrivare alle due realtà di Frosinone sino al complesso, più meridionale ed isolato, di Suio a Castelforte”. E le cose da fare, e subito, sono la rivalutazione dell’efficacia delle cure termali attraverso un urgente piano di comunicazione, lo sviluppo di una medicina specialistica per migliorare il rapporto con il paziente e l’utenza (quanti complessi termali fanno fatica a reperire sul mercato medici del settore), la necessità di creare a livello normativo un player unico su scala nazionale che rappresenti le Terme del Lazio ed eliminare tanti disservizi patiti dalla clientela in rapporto alla fruibilità del territorio su cui opera quel complesso termale specifico

A scattare, per esempio, la fotografia più cruda e completa in cui versano le realtà termali di Suio è stato nel suo intervento il consigliere regionale pontino di Forza Italia, Pino Simeone, nella veste di presidente della commissione sanità alla Pisana. E Simeone più volte ha definito “eroi” gli ultimi imprenditori che nella realtà di Suio hanno termalismo: “Fanno i salti mortali a fronte, per esempio, della mancanza della linea telefonica mobile e di un assetto viario post-guerra. L’istituzione-Regione non può nascondersi – ha detto Simeone nell’intervista allegata – anche se al momento ha le mani legate. Confidiamo nella conclusione il 30 giugno del lungo commissariamento della sanità per avviare un’immediata inversione di rotta. Purtroppo anche nel piano triennale del turismo della Regione il paragrafo dedicato al termalismo e al wellness si riduce ad una paginetta. Mi auguro – ha aggiunto Simeone – che i comuni dell’area del Golfo si adoperino, di più e meglio, per elaborare un’offerta turistica più complessiva dell’intero sud-pontino. La stessa offerta ricettiva deve essere potenziata in termini di qualità ma gli operatori vanno già ringraziati per l’ottimo lavoro che continuano a compiere nella solitudine più assordante”

INTERVISTA Giuseppe Simeone, presidente commissione Sanità Regione Lazio

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A replicare, a stretto giro di posta, al consigliere regionale di Forza Italia di Formia è stata la presidente della commissione Lavoro, Formazione, politiche giovanili ed istruzione del consiglio regionale del Lazio, Eleonora Mattia del Partito Democratico. Accompagnata dalla consigliera comunale di opposizione nel vicino comune di Santi Cosma e Damiano Carmela Cassetta, l’Onorevole Mattia ha voluto fare gli auguri ed esternare i sentimenti di gratitudine a Federterme “per aver contributo a rilanciare e ancorprima sviluppare un settore strategico non solo del Lazio ma dell’intero sistema Paese. Dietro la parola termalismo – ha osservato l’esponente Dem – ci sono ben cinque termini, uno dei quali è il lavoro. La Regione deve sostenere, per esempio, la creazione di una rete tra questi coraggiosi soggetti imprenditoriali a cui devono affiancarsi, a differenza di quanto sta avvenendo, anche gli enti locali. La Regione c’è però. A differenza di quanto ha dichiarato il presidente Simeone, i fondi per la promozione del termalismo già sono disponibili nel piano triennale del turismo e presto mi adopererò per insediare un tavolo tecnico in Regione per avviare l’iter per mettere a sistema questi contributi”.

INTERVISTA Eleonora Mattia, presidente commissione lavoro e formazione Regione Lazio

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Matteo Adinolfi si è da poco insediato nel nuovo Parlamento europeo e ci teneva a tanto ad effettuare a Suio la sua prima iniziativa pubblica dopo l’elezione a deputato europeo della Lega il 26 maggio scorso. A differenza del sindaco di Castelforte, è rimasto sino a dopo la conclusione del convegno, ha preso una montagna di appunti e ha stretto tante mani. Le sue considerazioni al convegno sono state devastanti. Metteva piede alle terme Vescine per la seconda volta in vita sua dopo un’iniziativa durante la recente campagna elettorale e su una priorità ha lanciato il suo grido di dolore: “Bisogna dotare questo territorio di un urgente piano infrastrutturale. Ho impiegato meno tempo per volare da Roma a Bruxelles che arrivare in auto da Latina a Suio. Incredibile! Seguo da tempo questo settore che deve far fronte a tante difficoltà che sono anche di natura fiscale e tributaria. Le regole comunitarie non possono valere per tutti i paesi dell’Unione e in commissione bilancio di cui farò parte mi batterò perché vengano rivisti taluni parametri per la tassazione, anche a favore di questo importantissimo e nevralgico settore economico”.

INTERVISTA Matteo Adinolfi, parlamentare europeo della Lega

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L’evento si è chiuso domenica con la “La Giornata del Respiro”. Si è svolto uno screening medico gratuito aperto a tutti con la possibilità di sottoporsi ad una visita Pneumologica, ad una spirometria, ad un controllo da parte di un medico Otorinolaringoiatra fino al test dell’udito.
Saverio Forte

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