Inquinamento sul litorale domitio, Acqualatina sotto processo

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CASERTA – Dopo essere stato assolto nei giorni scorsi dal Gup del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce per non aver fatto fronte nel gennaio 2013 ad una copiosa perdita idrica che causò l’evacuazione di un intero fabbricato nel quartiere di Castellone a Formia, nuovi guai giudiziari attendono il responsabile del settore tecnico di Acqualatina Ennio Cima. Arrivano da fuori provincia e, più precisamente da Baia Domizia, in provincia di Caserta, e da molto lontano nel tempo. Era il 6 agosto 2014 quando il presidente della locale Protezione civile, Mattia Sorgente, denunciò gli allora sindaci di Formia, Gaeta e Minturno ritenendoli responsabili dell’inquinamento marino del litorale domiziano. Le indagini della Procura della Repubblica di Cassino culminarono con l’apertura di un procedimento in cui è stato coinvolto l’ingegner Cima con un’ipotesi di reato tutta da verificare: non avrebbe fatto rispettato l’obbligo contrattuale stipulato da Acqualatina sulla depurazione delle acque reflue urbane.

Insomma – secondo la conclusione cui giunse la protezione civile di Baia Domizia, l’ente gestore non avrebbe compito i dovuti controlli sul reale funzionamento dei depuratori dei comuni di Formia, Gaeta e Minturno, un’omissione – che secondo la ricostruzione della Procura di Cassinate – avrebbe provocato cinque anni fa fenomeni di inquinamento nel tratto di costa a sinistra della foce del fiume Garigliano.

Chiamato a decidere se l’ingegner Cima dovrà o meno affrontare un processo penale sarà il Gup del Tribunale di Cassino nell’udienza preliminare in programma il prossimo 10 ottobre. La Protezione civile di Baia Domizia, dopo la denuncia di cinque anni fa, ha lanciato ora un appello ai sindaci di Cellole e Sessa Aurunca ma anche alle associazioni dei consumatori ed ambientaliste, gli operatori turistici, al Consorzio dei Balneari, all’osservatorio per l’inquinamento marino a “sostenere gli interessi della collettività in questo Procedimento. Questo potrebbe essere un modo serio di affrontare e risolvere il problema!”

Intanto la gestione dei depuratori di Acqualatina è tornata – secondo alcuni – nei giorni scorsi sul banco degli imputati dopo la presenza di schiumare nel mare del Golfo. Il neo amministratore delegato Marco Lombardi ha dichiarato come i depuratori dell’ente gestore siano funzionanti e le acque sono totalmente depurate.

Se c’è un presunto fenomeno inquinamento, le ricerche vanno individuate altrove. “Questo territorio vanta un numero straordinario di Bandiere Blu e una qualità delle acque di balneazione molto alta. Questi risultati sono frutto anche dell’ottimo funzionamento dei depuratori, i cui scarichi sono monitorati costantemente. Confermiamo la piena disponibilità a supportare tecnicamente le autorità competenti nell’individuazione delle cause di tali fenomeni, come già fatto in passato.” Acqualatina chiarisce, insomma, come i fenomeni non abbiano nulla a che vedere con i depuratori: gli impianti risultano funzionanti e le attività di controllo effettuate dai laboratori hanno confermato la purezza delle acque in uscita. L’Amministratore Delegato Marco Lombardi va oltre: “Questo territorio vanta un numero straordinario di Bandiere Blu e una qualità delle acque di balneazione molto alta. Tali risultati sono frutto anche del perfetto funzionamento dei depuratori che gestiamo. Questo va ricordato e tenuto in considerazione. Dal canto nostro, restiamo attivi nel monitoraggio e confermiamo la piena disponibilità a supportare tecnicamente le Autorità competenti nell’individuazione delle cause di tali fenomeni, come già fatto in passato.”

Il nuovo ad aggiunge anche che il “corretto funzionamento degli impianti Acqualatina è costantemente monitorato da tecnici e biologi con circa 30.000 controlli annui e una media di circa 2.500 al mese. Un’eventuale anomalia, dunque, sarebbe stata rilevata per tempo. Oltre ciò, su richiesta degli enti interessati, il gestore in questi anni ha effettuato periodiche videoispezioni delle condotte di scarico a mare. L’ultima, relativa al depuratore di Formia, è stata effettuata lo scorso novembre e anche in questo caso nessuna anomalia, perdita o scarico anomalo è stato rilevato. Il corretto funzionamento dei depuratori, infine, è confermato anche dal report Goletta Verde 2018 di Legambiente, che ha evidenziato come tutte le zone coperte dagli impianti Acqualatina godano di un’ottima qualità del mare. Le cause dei fenomeni, dunque, vanno ricercate altrove, molto probabilmente in scarichi abusivi nei corsi d’acqua superficiali che sfociano in mare”.

Saverio Forte