Formia Rifiuti Zero, incarichi sospetti deliberati dall’amministratore unico Raphael Rossi

Formia Politica

FORMIA – Stanno creando non pochi motivi di imbarazzo dall’amministrazione comunale di Formia le ultime decisioni adottate negli ultimi giorni dal sempre più potente (ed indisturbato) amministratore unico della Formia rifiuti zero di cui il comune di Formia – e da poche settimane – quello di Ventotene (in maniera molto marginale) sono i soci unici pubblici di maggioranza. Mentre ai formiani sono state recapitate proprio in questi giorni le bollettazioni della Tari rincarate del 5%, l’amministratore unico della Frz Raphael Rossi ha deliberato una serie di affidamenti diretti di cui il vero socio di maggioranza, il comune di Formia, ha appreso l’esistenza molto, ma molto, a posteriori. Tutto nella norma, per carità, ma motivi di opportunità avrebbe consigliato il manager torinese ad interloquire con il controllo analogo dell’amministrazione Villa che, invece, ha dovuto assistere, inerme e spettatrice, a continue consulenze legali e tecniche che nei primi cinque mesi del 2019 hanno superato i 50mila euro e, più precisamente, hanno toccato quota 52mila euro (CLICCA QUI per visionare il documento).

Due di loro, formalizzate sempre con lo strumento dell’affidamento diretto, sono “orfane” sul sito on line della Formia Rifiuti zero, dei relativi provvedimenti amministrativi di conferimento. Ma sono due incarichi pesanti. Il primo, conferito dalla determina dirigenziale numero numero 78 del 10 maggio 2019, riguarda il servizio di consulenza e di assistenza legale stragiudiziale attribuito all’avvocato Silvio Caprolicchio, destinatario di un interessante onorario professionale, 38mila 750 euro. Peccato che non ci conosca la ragione, vera, di questo lauto incarico legale. L’amministratore della Formia Rifiuti zero Raphael Rossi è storicamente conosciuto in tutta Italia per le sue battaglie a favore della legalità e della trasparenza nella gestione del ciclo dei rifiuti – soprattutto contro il tentativo del crimine organizzato di infiltrarvi – ma anche per essere un manager generoso. In questa “infornata” di incarichi aggiornata al 31 maggio 2019 ci sono liquidazioni a favore di funzionari della stessa Frz ai quali non sono stati rinnovati i precedenti incarichi interni ma vengono recuperati contemporaneamente dalla finestra con incarichi esterni…

Il Comune di Formia ed il suo potente controllo analogo ne sono a conoscenza mentre la Tari ai contribuenti e agli operatori economici ed imprenditoriali è diventata più pesante come un macigno? Ma non è finita. La trasparenza di Raphael Rossi ha conosciuto un altro limite in coincidenza del penultimo incarico conferito nel mese di maggio, più precisamente il 30. Ha riguardato il servizio di “consulenza della comunicazione strategica” attribuito con la determina numero 96 per l’importo di 10mila euro, tondi tondi. A chi è stato concesso? A qualche bravo e professionista locale? Macchè, al dotto Stefano Di Polito, un amico di vecchia data di Raphael Rossi, torinese come lui e socio dello stesso dottor Rossi. I due, insieme ad Alberto Robiati, scrissero un pamplhet che ebbe tanto successo nel novembre 2014. S’intitolava “C’è chi dice no…” e, parafrasando un celeberrimo motivo di Vasco Rossi, avendo un sottotitolo, “La rivoluzione dei Signori Rossi. Come i cittadini possono risanare lo Stato” perché “i cittadini possono, e quindi devono, agire per il miglioramento continuo e costante. Il libro risveglia la necessità di impegnarsi a livello civico” Ma di cosa si dovrà occupare il dottor Di Polito dal momento l’amministratore della Frz pensa egli stesso alla comunicazione istituzionale della società di cui è alla guida dal 2014 scrivendo comunicati ed inviando i comunicati stampa dal suo personale indirizzo di posta elettronica. Rossi è anche un abile pompiere: “L’incarico a Di Polito è un po’ particolare. Tratta la sola comunicazione grafica: manifesti, calendari”. I calendari su cui sono appuntate le scadenze della quattro rate per il pagamento della Tari formiana.

Saverio Forte