Formia / Dimissioni assessore Spertini, l’attacco del consigliere Marciano

Formia Politica

FORMIA – Sono sempre più avvolte nel mistero le dimissioni dell’assessore al bilancio del comune di Formia Fulvio Spertini. A chiedere di dar vita ad una necessaria operazione “trasparenza” erano stati nella giornata di martedì i gruppi consiliari e dei coordinamenti comunali della Lega e di “Formia con te” che avevano chiesto pubblicamente di conoscere dal sindaco Paola Villa le ragioni che sarebbero alla base della decisione di Spertini di farsi da parte dopo essere andato in rotta di collisione con la maggioranza e con lo stesso primo cittadino relativamente alla riorganizzazione degli uffici e dei servizi e, in particolare, proponendo la rotazione dei dirigenti e l’accorpamento del settore anagrafe (ora sotto la sfera di competenza della Polizia locale) a quello tributi. Le richieste di “glasnost” delle forze di opposizione, perdurante il fitto e tattico silenzio del sindaco di Formia, stanno creando anche un senso di legittimo imbarazzo anche da parte di alcuni rappresentanti della litigiosissima maggioranza civica.

Il più vero e sincero resta sempre il capogruppo della lista “Formia Vinci” Antonio Capraro che afferma come “le motivazioni delle dimissioni dell’assessore Spertini ad oggi incredibilmente – fa ricorso a questo avverbio – non sono a noi note. Ci siamo riuniti con il resto della maggioranza – rivela – per discutere di queste dimissioni ed è emerso che le stesse sono avvenute con lettera di tipo confidenziale al sindaco (ma il comune è diventato come il balcone shakesperiano di Giuletta e Romeo?). Le motivazioni? Siamo andati ad indovinello o a deduzioni dagli avvenimenti. Aspettiamo fiduciosi”. Questo commento il capogruppo Capraro l’ha postato su facebook – e ha ricevuto tra i tanti “like” quello di un’altra consigliera di maggioranza, la Costiana Ida Brongo – dopo un’altra invettiva politica targata Partito Democratico. Il capogruppo Claudio Marciano, tra una sessione di esami ed un’altra nella lontana università di Aosta, ha etichettato il comune di Formia come un set cinematografico avente come regista il sindaco Paola Villa.

Il titolo del film – suggerisce Marciano – potrebbe essere questo: “Un assessore si dimette ma the show must go on.”. La disamina, politico-amministrativa, che traccia il capogruppo Dem è uno schiaffo sui denti: “Dopo la chiusura del bilancio in disavanzo, l’aumento delle tasse, la marcia indietro sul programma con la privatizzazione dei parcheggi, la perdita del ruolo di capofila del distretto socio-sanitario, la chiusura del Multipiano delle Poste di piazza Aldo Moro e la relativa lavata di mani sulla sua proprietà – che ora è di un costruttore di Priverno – l’affidamento a privati dei campetti di quartiere, la chiusura anticipata del servizio mensa scolastica, i ritardi negli appalti sulla manutenzione e la figuraccia alle elezioni provinciali, ecco una nuova prodezza della maggioranza civica di Formia: le dimissioni dell’Assessore al Bilancio Fulvio Spertini. Sulle ragioni politiche di queste dimissioni, ad oggi, pesa un’imbarazzante silenzio. Nessuno conosce le motivazioni, che a quanto trapela dai giornali sono tutto tranne personali – aggiunge Claudio Marciano – L’assessore al bilancio si dimette? Va tutto bene madama la marchesa. Nessuna spiegazione. Nessun comunicato stampa. Parliamo di altro.” Marciano a questo punto chiama in causa le responsabilità personali del sindaco di Formia: “E’ un suo dovere istituzionale far capire ai cittadini cosa accade nella sua Giunta. Anche e soprattutto per rispetto dell’assessore dimissionario.

Quali sono le ragioni politiche per cui Fulvio si è dimesso? I contrasti su quale argomento si sono registrati? L’assessore ha esposto una linea divergente rispetto a quella della Sindaca o quest’ultima ha mandato avanti il suo delegato e poi l’ha lasciato da solo? La logica dei panni sporchi da lavare in famiglia appartiene ai rituali della vecchia politica, cosí come il tentativo goffo di sviare la questione facendo conferenze stampa sulle iniziative culturali mentre si è nel pieno di una crisi politica.” Marciano arriva a ringraziare Marciano (che gli è stato collega nella Giunta del “Bartolomeo quater”) “per la professionalità e la correttezza con cui ha condotto il suo mandato” ma – in conclusione – chiede che “si faccia chiarezza, perchè qui (Formia o Aosta?) è un disastro dopo l’altro.” Quanta confusione.

Saverio Forte