Vertenza sulla gestione dei servizi di pulizia nelle scuole, il monito di Filcams Cgil

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SUD LAZIO – Il pronunciamento nei giorni scorsi del consiglio di Stato rispetto ai ricorsi presentati dalle aziende aggiudicatrici dell’appalto fa piena luce su quella che sarà la futura gestione dei servizi di pulizie delle scuole pubbliche del lotto 5 delle province di Frosinone e Latina. Lo tiene a precisare la segreteria interprovinciale della Filcams Cgil che difende la legittimità del percorso fatto dal Ministro dell’Istruzione rispetto all’indizione della gara ponte e all’aggiudicazione a nuove aziende dell’appalto.

Il sindacato accoglie con soddisfazione il pronunciamento del secondo grado della magistratura amministrativa nel respingere le sospensive cautelari che, di fatto, hanno ripetutamente ritardato – sostiene Dario D’Arcangelis – l’iter del cambio di appalto, lasciando i lavoratori alle dipendenze delle “vecchie” società e quindi senza stipendio. Insomma – è il punto di vista del sindacato – i ricorsi della “Ma.ca” prima e dei “Servizi Generali” poi sono stati una chiara ed evidente strategia per prendere tempo e rimanere nell’appalto. “Un comportamento molto grave – ha aggiunto D’Arcangeli – che ha impedito alla pubblica Amministrazione di risolvere un contratto di appalto con soggetti inadempienti, il regolare svolgimento dei servizi e, soprattutto, ha lasciato i lavoratori in un limbo di disperazione mi-sta a sconforto perché “costretti” a lavorare senza stipendio per aziende e oggetto di risoluzione dello stesso contratto di appalto.

Ma c’è un altro fronte in piedi: di 700 lavoratori, circa 200, a tutt’oggi sono ancora in sciopero ad oltranza dal 29 aprile scorso in quanto i dirigenti degli Istituti Scolastici dove operano “si ostinano – aggiunge la Filcams Cgil – a non firmare i verbali di avvio con le nuove aziende”. Il sindacato intanto ha risollecitato le Prefetture di Frosinone e Latina per la convocazione di un tavolo che aiuti a sbloccare la situazione di quelle scuole dove operano le aziende escluse dal Consi-glio di Stato, e dove i lavoratori, a differenza dei loro colleghi già assunti dalle imprese subentranti, purtroppo anche questo mese, come ormai da quasi due anni, non percepiranno lo stipendio!”

Saverio Forte