Itri / Nasce l’infopoint sul sovraindebitamento

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ITRI – Nasce a Itri un innovativo info point chiamato a gestire (o tentare di farlo) crisi provocate da situazione di sovraindebitamento. L’ha deciso la Giunta Municipale che con la delibera numero 62 del 6 maggio scorso ha dato concretezza ad un innovativo piano fortemente voluto dall’attiva delegata agli affari generali, l’avvocato Vittoria Maggiarra, sulla scorta di una proposta pervenutale congiuntamente dall’ordine dei dottori. Questo sportello sarà chiamato ad elaborare piani di ristrutturazione dei debiti maturate da aziende agricole, commerciali e artigianali, ma anche da imprese, associazioni e fondazioni.

La delibera costitutiva della Giunta segue soltanto di poche settimana dalla copertura economico-finanziaria arrivata il 28 marzo scorso dal consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 2019 e di quello pluriennale 2019-2021 e, soltanto, il 30 aprile, dal via libera al conto consuntivo 2018. Questo speciale info point è normativamente autorizzato e disciplinato dalla legge numero 3 del 27 gennaio 2012 e vuole offrire la concreta possibilità, oltre a momenti di formazione e di informazione, di “restituire alle persone – dicono all’unisono l’avvocato Maggiarra e la presidente dell’associazione “L’approdo” , la pedagogista Stefania Valerio – ma anche ai rappresentanti del mondo dell’impresa l’autonomia di compiere scelte sane relative all’organizzazione di attività, professionalità e di conduzione di vita quotidiana offrendo misure e strumenti adeguati per il risanamento d posizioni debitorie o a rischio indebitamento”.

Ma cosa succederà in concreto? Gli utenti di questo sportello saranno ricevuti da professionisti specializzati nel settore – per lo più commercialisti gestori di crisi d’impresa – per esaminare le pratiche da sottoporre all’organismo di composizione della crisi presso la Camera di commercio di Latina per l’elaborazione di mirati ed appositi piani di ristrutturazione dei debiti. “Questo progetto contro il sovraindebitamento – osserva la delegata Maggiarra – si pone conseguenzialmente in una logica programmatica da me fortemente voluta e portata avanti negli ultimi due anni, unitamente alla creazione dello sportello antiusura e al tema, delicatissimo, della ludopatia e, in particolare, della ludopatia infantile. Su quest’ultimo tema ho fortemente voluto la partecipazione degli studenti della filiale di Itri dell’istituto agrario ad una conferenza stampa tenutasi lo scorso 10 aprile , nel corso della quale sono stati direttamente coinvolti nella compilazione di un apposito questionario concernente proprio il tema della ludopatia e sulle altre analoghe dipendenze patologiche. La loro partecipazione è stata voluta perchè si tratta di ragazzi che sono ormai in un’età in cui il bisogno di indipendenza e quindi il bisogno di denaro si fa sempre più forte e più pressante. Si tratta di un progetto che parte dalla prevenzione su due livelli, a casa e a scuola,finalizzato a dare informazioni e spiegazioni precise sui rischi legati ad un uso distorto del denaro.

In un’epoca come la nostra, prettamente basata sul consumismo e schiava dello stesso consumismo, è importante, è fondamentale preparare i più giovani, dare loro una preparazione di base forte e persuasiva, affinchè possano maturare un approccio prudenziale, un approccio cauto e consapevole al denaro. Oggi indebitarsi è estremamente facile, soprattutto quando si cade nel disordine mentale causato dalla dipendenza da gioco (gioco d’azzardo, scommesse sportive, spese indiscriminate) e l’indebitamento – questo è l’aspetto essenziale – avviene il più delle volte in maniera inconsapevole, in maniera progressiva e pericolosa, generando una graduale compromissione significativa dell’individuo in ambito personale, familiare, sociale, ma anche in ambito educativo e lavorativo. Tutti questi pericoli – conclude l’avvocato Maggiarra – possono essere evitati con campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai soggetti più deboli della società, ovvero ai giovani e agli anziani.”

Saverio Forte