Formia Rifiuti Zero, approvato il consuntivo 2018: bilancio in positivo [VIDEO]

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FORMIA – Il 1 maggio scorso ha compiuto i suoi primi quattro anni di vita e, secondo molti, ha rappresentato una vera rivoluzione copernicana nella gestione pubblica del ciclo dei rifiuti a Formia diventando, a posteriori, un modello da imitare per molti comuni del Golfo che, scegliendo l’opzione della privatizzazione del servizio, stanno incontrando non pochi problemi nel suo esercizio. Su tutti quello di Gaeta. Ma la gestione della municipalizzata del comune, la Formia Rifiuti Zero, non è esente da perplessità di natura gestionale e finanziaria. Il quarto compleanno era troppo importante perché l’assemblea dei soci approvasse il bilancio 2018 della Formia Rifiuti Zero. Il suo amministratore unico Raphael Rossi in un’intervista video gongola per l’utile raggiunto: 55.462 euro su un valore della produzione di 7 milioni e 556mila euro.

Secondo il manager torinese che, benchè selezionato ha dovuto rifiutare l’incarico di amministratore delegato dell’Ama spa di Roma per i severi vincoli normativi imposti dalla legge “Severino”, una delle voci di maggior orgoglio per la società e per tutti i lavoratori che hanno permesso di raggiungere questo risultato è l’utile di 391 mila euro derivante dalla vendita delle frazioni differenziate. Rossi è al settimo cielo quando lo considera il “miglior risultato di sempre per la città di Formia e che già oggi consente ai cittadini di avere la Tari (aumentato, per la verità del 5% in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2019 da parte del consiglio comunale di Formia) mediamente più bassa dei comuni costieri limitrofi”. Rossi ha anche aggiunto come la Frz abbia centrato i propri obiettivi di riduzione dei costi in modo da poter evitare di richiedere al suo unico socio, di maggioranza, il Comune di Formia, per il 2018 circa 70mila euro di maggiori costi dovuti contrattualmente ad aumenti esterni come quelli relativi ai costi di smaltimento dei rifiuti aumentati dagli enti destinatari dei conferimenti. Rossi è andato oltre: grazie alla sua guida la Formia Rifiuti zero è diventata un modello imprenditoriale vincente.

Il rinnovo del parco mezzi fortemente voluto dalla precedente amministrazione di centrosinistra ha anticipato il raggiungimento di altri risultati, l’ultimo dei quali sono stati l’aumento del capitale sociale (“20mila euro, una miseria rispetto all’abbattimento della Tari promesso nel 2015” secondo i consiglieri d’opposizione della Lega e di “Formia con te”) e l’approvazione di alcune modifiche statutarie per consentire l’ingresso del comune di Ventotene – che sinora non ha brillato sinora nelle modalità e nella tempistica per quanto riguarda il pagamento delle proprie spettanze a fronte del servizio svolto – proprio nella Formia Rifiuti zero. La gestione di Rossi tuttavia non è stata esente da perplessità. Nell’ultima seduta della commissione trasparenza sono stati ascoltati i componenti del controllo analogo del comune di Formia che hanno annunciato tre recenti “accessi” sull’operato della Frz. Ma non ha risposto alla convocazione proprio Rossi, bravo nella gestione aziendale della municipalizzata ma anche abile a smarcarsi e a conservare un’autonomia – secondo molti eccessiva – rispetto alla politica, il suo datore di lavoro.

Il manager piemontese si considera “tranquillo” agli attacchi ricevuti dalla Lega e dalla lista “Formia con te” con l’invio di un esposto alla Corte dei Conti, trasmesso per conoscenza anche al sindaco Villa e al segretario generale e responsabile dell’anticorruzione del comune di Formia Alessandro Izzi, circa la modifica – avvenuta lo scorso 21 dicembre scorso- del regolamento delle assunzioni della Formia rifiuti zero operata proprio dall’amministratore unico, un accorgimento avvenuto alla vigilia, a poche settimane dalla pubblicazione del bando, avvenuta il 1 febbraio 2019, per l’assunzione a tempo determinato del direttore generale della società municipalizzata del comune di Formia. Essa, violando l’articolo 35 del decreto legislativo numero 165/2001, permetterebbe allo stesso amministratore unico della Formia Rifiuti zero di far parte della commissione selezionatrice di questa selezione che potrebbe dire molto sulla futura governance della municipalizzata. Il bilancio 2018 approvato dall’assemblea dei soci, nel segno della continuità, ribadisce – a dire di Rossi – la buona salute della Formia Rifiuti che “può permettersi di non fatturare dei maggiori costi che pur ha sostenuto e che contrattualmente potrebbe ribaltare al Comune di Formia. Questa scelta è nell’ottica di condividere i risparmi dovuti alla buona gestione e i maggiori incassi dovuti allo sforzo collettivo della raccolta differenziata di qualità. Questo è anche il bello della azienda pubblica efficiente”. Rossi, inoltre, risponde anche ai suoi detrattori (che sono ancora molti nella politica formiana): “Mettetevi l’anima in pace continuerò a lavorare per questa società sino all’approvazione del bilancio 2019, dunque sino alla primavera del 2020. Poi spetterà al mio socio, al comune di Formia, farà le sue scelte. Di sicurò promuoverà una selezione pubblica e io vi potrei anche partecipare ma le cose che ho in mente da fare sono altre anche se Formia, dopo Torino, è la seconda mia città”

INTERVISTA Raphael Rossi, amministratore Formia Rifiuti Zero

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Intanto sono stati pubblicati i risultati finali della selezione per i profili degli “operai J” e degli autisti di secondo livello che la società stava cercando da tempo. I risultati, per ciascuna delle due procedure, hanno permesso in questi giorni a sei persone di firmare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In effetti le due graduatorie da venti posti ciascuna potrebbero servire alla società di attingerà quelle figure di cui dovesse bisogno per le sue necessità a tempo determinato di cui ha necessità. Rossi annuncia che le due graduatorie serviranno per rimpinguare il personale già dalla prossima stagione turistica. E si ipotizza che, essendo andate esaurite le attuali graduatorie, saranno chiamate, anche per periodi di pochi mesi, undici persone. A partecipare alle selezioni sono stati in 164 per il profilo “operaio J” e 190 per quello di autista secondo livello del contratto Fise. Di questi si sono presentati alla prova preselettiva 109 candidati per il primo profilo e 98 per il secondo. Dopo l’esame scritto della prova preselettiva ogni candidato è stato sottoposto ad una prova pratica, ad un colloquio e ad una valutazione dei titoli e delle patenti di guida che, secondo il bando, davano diritto ad un punteggio aggiuntivo.
Saverio Forte