FORMIA – Un vuoto che finalmente viene ad essere colmato. Non la pretesa di annullare i complicati (sul piano economico e sociale) “viaggi della speranza” ma le trasferte di prestazione sì. E’ diventata operativa in questi giorni una convenzione con cui l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, attraverso la direzione generale dell’Asl di Latina, ha accreditato il Centro diagnostico e polispecialistico “Hermes” di Formia per soddisfare quel variegato e vasto panorama della diagnostica ecografica. Basterà pagare il ticket disciplinato dalla stessa Regione Lazio per evitare di effettuare fuori dal territorio laziale (soprattutto nella vicina Campania) esami di routine che interessano un po’ tutte le fasce sociali, soprattutto quelle appartenenti alla terza età.
L’importanza della firma di questa convenzione – che si aggiunge a quelle già rilasciate per il settore cardiologico, fisioterapico, radiologico per immagini e del più tradizionale laboratorio delle analisi cliniche – è stata illustrata nel corso di un’intervista video dall’attivo direttore sanitario del centro diagnostico “Hermes “ di Formia , il dottor Enrico Bartoli. L’accreditamento della diagnostica ecografica è stato impreziosito da un altro servizio inaugurato in questi giorni: per venire incontro a tanti soggetti con problemi di deambulazione o alle stesse donne in stato interessante la prestazione ecografica diventa domiciliare con una differenza tariffaria davvero irrisoria previsto al pagamento del ticket. Il centro diagnostico “Hermes” , operativo ininterrottamente dal 2002 (prima in via Palazzo Condotto e ora nei nuovi, accoglienti e più funzionali locali di proprietà in via Matteotti, nel tratto iniziale della Variante Formia-Garigliano), ha impreziosito la vasta gamma di servizi erogati all’utenza del territorio del Golfo, del cassinate e dell’alto casertano e un fiore all’occhiello – di cui fa cenno lo stesso direttore sanitario Bartoli, alla testa di un “pool” di venti medici e specialisti di diversi settori – è costituito dalla risonanza magnetica articolare ad alta definizione che, rispetto al passato, permette di curarsi in loco con soluzioni economiche davvero vantaggiose senza l’onere di affrontare altre incombenze di diversa natura.
INTERVISTA Enrico Bartoli, direttore sanitario Centro diagnostico “Hermes”