Formia / Smart City: un fallimento. I rilievi della Commissione Trasparenza

Formia Politica

FORMIA – Quante inadempienze nella gestione e nel funzionamento di tanti servizi che, finanziati dalla Regione Lazio attraverso il progetto Plus “Appia via del mare”, avrebbe dovuto rendere Formia, grazie ad un finanziamento di un milione e 300 mila euro ( e il dato è carente per difetto), una città più smart, più veloce e tecnologicamente all’avanguardia. Un esempio su tutti? I “lampioni intelligenti” posizionati sul lungomare di Vindicio non funzionano come dovrebbe perché i loro motori – tecnicamente si chiamano “armadi” – sono state letteralmente divorati dalla salsedine del mare.

La gestione delle “smart city” ha caratterizzato lo svolgimento di un’interessante riunione della commissione trasparenza al comune di Formia che, sotto l’egida del suo presidente, il capogruppo di “Formia con te”, Gianfranco Conte”, ha chiesto alcuni chiarimenti sul funzionamento di servizi come il wi-fi comunale, il sistema della videosorveglianza e della pubblica illuminazione di ultima generazione al responsabile del “Ced” – il settore informatico dell’ente, Filippo Mastroianni. La maggioranza, rispetto alle ultime sedute della commissione trasparenza, ha garantito il numero legale (c’è stata anche una sostituzione di un consigliere assente per motivi di lavoro, cosa mai avvenuta nel recente passato) ma l’assenza più significativa questa volta si è registrata nelle file dell’opposizione.

Il neo capogruppo consiliare del Partito Democratico, Claudio Marciano, in qualità di ex assessore alle smat city nell’ultima consiliatura Bartolomeo avrebbe potuto fornire (eccome) tanti motivi sulla balbettante realizzazione prima e approssimativa gestione poi di servizi innovativi per i quali si era prodigata la precedente amministrazione di centro destra capitanata dal compianto Senatore Michele Forte. E invece il presidente Conte è stato costretto ad interrogare in questa audizione l’ingegner Mastroianni preannunciando che interesserà l’area tecnica e successivamente l’avvocatura comunale “affinchè si verifichino e si accertino eventuali responsabilità sul malfunzionamento dei lampioni intelligenti” installati dal Comune grazie a quei fondi regionali e comunitari che Formia non ha più beneficiato.

L’ingegner Mastroianni, persona seria e corretta, ha allargato le braccia quando ha rivelato che “il Ced solo adesso è stato coinvolto per il controllo e per la messa in sicurezza di questi progetti”. Da qui la richiesta ma anche il monito del presidente della commissione trasparenza, condivisi dagli altri componenti, di maggioranza che di opposizione, di coinvolgere il settore tecnico del comune di Formia per l’elaborazione di uno studio di fattibilità che metta a regime tutti i servizi di smart city non escludendo di individuare eventuali responsabilità per capire le ragioni perché questa ottimizzazione, da tutti auspicata e richiesta, non si sia ancora concretizzata. Il presidente Conte nella commissione trasparenza ha evidenziato un problema che, se affrontato, garantirebbe immediate e positive risposte nella qualità dei servizi offerti ai cittadina: l’unificazione ed il collegamento dei sistemi informatici e della stessa banca dati comporterebbe un risparmio di tempo e di personale.

Nelle battute con conclusive della commissione trasparenza il presidente Conte ha calendarizzato le due prossime sedute. La prima, in programma il prossimo 29 aprile, prevede l’audizione del controllo analogo della Formia Rifiuti zero (è formato dai dirigenti dell’area tecnica, finanziaria e dell’avvocatura comunale) sulle ultime e controverse decisioni adottate dall’amministratore unico della società municipalizzata che si occupa del ciclo dei rifiuti. Raphael Rossi è finito nell’occhio del ciclone per aver modficato – a quanto pare ad insaputa del suo socio di maggioranza, il comune di Formia – l’articolo 15 del regolamento delle assunzioni, alla vigilia della selezione per la scelta del primo direttore generale della Frz. E Rossi ha deciso di far parte egli stesso della commissione selezionatrice. La successiva seduta si svolgerà il 13 maggio e l’ospite di turno sarà niente meno che il segretario generale e responsabile dell’anticorruzione del comune, Alessandro Izzi, chiamato a relazionare sulla proroga dei contratti e dei servizi.

Uno di questi è quello della sosta a pagamento, la cui terza proroga (molto pericolosa sul piano penale) all’attuale gestore, la Sis di Perugia, scadrà il 30 aprile. Potrebbe esserci bisogno di una quarta ma la sua definizione presuppone che la dirigente del Comando di Polizia locale, Rosanna Picano, pubblichi il bando di gara a livello europeo. I tempi sono prossimi , forse a cavallo delle festività pasquali, quando il sindaco Paola Villa aveva parlato di un “lasso di tempo di quindici giorni” a settembre quando fu decisa la definitiva esternalizzazione del servizio. L’inizio della stagione turistico- balneare è alle porte e lo stesso presidente della commissione trasparenza Conte in un post sul suo profilo facebook ha avanzato un’altra questione che potrebbe scoppiare da un momento all’altro: “L’estate sta arrivando… Ma il bando per le spiagge ? Ritardi, ritardi sempre ritardi ai danni dei consumatori, imprenditori e cittadini. Offriamo servizi , chiedo troppo?” ha concluso.

Saverio Forte