Formia / Rifiuti, protocollo d’intesa tra Comune e Consorzio Industriale Sud Pontino

Ambiente Formia Politica

FORMIA – L’obiettivo finale è risparmiare. Il Comune di Formia con una delibera ad hoc della Giunta Municipale ha dato mandato al consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino di poter effettuare una scelta rivoluzionaria, sotto il profilo culturale ed economico, mai esperita nel passato: tentare di gestire a livello comprensoriale la delicatissima gestione del ciclo dei rifiuti. Da qui la scelta di individuare il soggetto istituzionalmente preposto per tentare di vincere questa scommessa decisamente Copernicana: il consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino. Sarà chiamato, quale ente capofila, a rispondere, per conto degli altri enti e comuni del Golfo, ad un bando dell’amministrazione provinciale di Latina che per oggetto il “Potenziamento della raccolta differenziata e prevenzione e riutilizzo dei rifiuti urbani – Deliberazione di Giunta regionale Lazio n. 547/2014 risorse anno 2015/2016 e residui precedenti annualità”.

Lo schema di protocollo è interessante e si snocciola attraverso dodici articoli che la neo dirigente dell’area tecnica del comune di Formia, Annunziata Lanzillotta, ha condiviso per prima e rilanciato alla Giunta per la sua presa d’atto. Gli obiettivi sono fondamentalmente quattro che potrebbero essere centrati se questa piattaforma programmatica riuscisse ad individuare i quasi 10 milioni di euro che la Regione ha stanziato alla Provincia di Latina per praticare quella che appare essere una “devolution della munnezza”: la realizzazione di un impianto di compostaggio intercomunale; il conferimento della frazione organica da parte degli Enti aderenti che che avranno la priorità anche nel caso di estensione del suo utilizzo ad altri comuni ( e dunque avranno diritto ad un prezzo di conferimento ridotto; l’avvio di un siffatto smaltimento dei rifiuti determinerà per i Comuni sottoscrittori e dunque l’applicazione della tariffa calmierata e mantenuta nel tempo con conseguente riduzione dei costi per gli enti aderenti e, inoltre, il riconoscimento al Comune ospitante l’impianto – a tal riguardo le illazioni non mancano e pertanto restano tali – di un “contributo ambientale”, secondo le previsioni di legge, in misura percentuale al peso di rifiuto trattato.

L’adesione del comune di Formia a questo protocollo d’intesa, per la cui redazione sono in corso da tempo incontri informali promossi dai vertici consortili con i rappresentanti dei comuni del Golfo, completa un iter che nasce da molto lontano, dal 2012 quando la Regione con la delibera di Giunta numero 162 del 13 aprile stanziò cospicui finanziamenti per “promuovere progettualità finalizzate al conseguimento di un sistema integrato di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti idoneo a contenere lo smaltimento finale degli stessi”. La stessa Regione aveva legiferato specificato come i destinatari del bando fossero la Provincia di Latina, i Comuni e gli Enti Locali della stessa Provincia pontina, i Consorzi e Società a prevalente capitale pubblico costituite nel rispetto della normativa vigente ed operanti nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti, sia forma singola che in forma associata. Le stesse progettualità di gestione del sistema integrato di raccolta dei rifiuti da candidare devono essere elaborati sulla base dell’analisi del territorio di riferimento e delle diverse realtà abitative presenti.

A capire l’importanza dell’iniziativa istituzionale ma anche imprenditoriale è stato il Consorzio di sviluppo industriale che ha deciso di avviare una concertazione con tutti i comuni del comprensorio finalizzata alla realizzazione di un impianto di compostaggio intercomunale, “da gestire senza oneri finanziari a carico della pubblica amministrazione ed in forma aggregata anche ad altri Comuni del territorio. Naturalmente nessuno ha voluto individuare l’area su cui sorgerà (un giorno) questo sito anche perchà è inutile mettere il carro davanti ai buoi in questa fase storica(l’ammissione al finanziamento regionale). Il comune di Formia, che in occasione dell’approvazione del bilancio analogo, aveva lanciato un’autentica “Fatwa” nei confronti del consorzio industriale, ha detto di aderire il protocollo d’intesa con una lettera inviata dal sindaco Villa lo scorso 6 marzo. L’ha fatto anche alla luce del via libera lanciato il 25 marzo dalla sua municipalizzata, la Formia rifiuti zero. La Giunta vuole vederci chiaro e ha deciso di partecipare ad un tavolo tecnico permanente che si è insediato presso la sede del Cosind in località Bevano a Gaeta. E in quest’ottica ha nominato due referenti istituzionali.

Se tutti attendevano che potesse essere la sindaca e delegata all’ambiente Paola Villa ad affiancare la dirigente Lanzillotta, la sorpresa più generale è stata rappresentata dal secondo nome che rappresenterà il comune: il consigliere e presidente della commissione Lavori pubblici, l’avvocato Fabio Papa, quando sarebbe stato più coretto indicare eventualmente il presidente della commissione ambiente, il capogruppo di “Formia Viva” Antonio Capraro. “Ha impegni professionali fuori sede e non può seguire attentamente questa vicenda” ha tentato di giustificare il capogruppo di Formia città in comune Daniele Nardella. Quest’ultimo in occasione dell’approvazione del bilancio partecipato (delle aziende ed enti di cui il comune di Formia è azionista o socio) era arrivato a proporre l’uscita del Comune dall’assemblea del Consorzio industriale perché “è un ente inutile”. Ha cambiato idea? “Neanche per idea – ha osservato Nardella – anche se abbiamo ricevuto garanzie che il Consorzio industriale in questa vicenda dei rifiuti non svolgerà alcun ruolo di primissimo piano e di gestione. Assolverà al solo compito di far nascere un consorzio tra comuni con l’auspicio che possano essere autonomi in un futuro prossimo nella gestione dei rifiuti. Le mie remore le conosce la professoressa Villa e andiamo avanti su questa strada”.

Nardella ha commentato positivamente invece il contenuto del primo piano triennale delle opere approvato a maggioranza dal consiglio comunale, il primo dell’era-Villa: “Rispecchia gli orientamenti programmatici e le priorità di questa maggioranza. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini mediante la riqualificazione, la salvaguardia e la valorizzazione di tutto il nostro territorio e del nostro patrimonio, investendo in particolare sull’edilizia scolastica, gli impianti sportivi, la viabilità e mobilità, oltre a garantire una manutenzione ordinaria e straordinaria più efficace. Rivolge uno sguardo integrato che – osserva Nardella – si concentra in particolare su opere di quartiere che i cittadini vivono ogni giorno. Si tratta di un piano serio e pragmatico che risponde alle esigenze reali della città, nei limiti delle poche risorse che si hanno a disposizione e dei numerosi vincoli burocratici che spesso non consentono di agire nei modi e nei tempi voluti. Con il piano triennale si è conclusa, intanto, l’approvazione del primo Bilancio di questa Amministrazione, con il quale si vuole restituire dignità e credibilità alla nostra Formia.” Nardella rivolge fendenti affilati all’operato delle varie minoranze: “Ancora una volta abbiamo riscontrato l’assenza in consiglio comunale di molte loro rappresentanze durante la discussione di punti all’odg importanti che riguardano la vita quotidiana dei nostri cittadini. Un vuoto ed un silenzio assordante di fronte i banchi della maggioranza che descrive la volontà da parte dei consiglieri di opposizione di rappresentare migliaia di elettori formiani in aula solo su alcune tematiche, ma non sempre e comunque. Praticamente consiglieri part-time. Evviva la democrazia della rappresentanza”.

Saverio Forte