Castelforte / Antonio Testa critico contro l’amministrazione comunale

Castelforte Politica

CASTELFORTE – “Avevo manifestato la mia disponibilità a dare una mano a questa amministrazione ma, lo dico anche a voi giornalisti, non fate più il mio nome per la mia eventuale partecipazione al governo di Castelforte. Risposte formali non ne abbiamo avute, pertanto ciascuno percorra la strada politica che ritiene più opportuno”. Antonio Testa fa fatica a celare la sua amarezza nei confronti del sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo, sostenendo la sua vittoriosa candidatura alle elezioni amministrative del 2016 per il progetto politico politico che era alla base della sua formazione civica denominata “Castelforte Futura”. In prossimità del giro di boa di questa travagliata consiliatura, Testa, in virtù del contributo elettorale dato alla lista in termini di preferenze personali, fu destinatario di una delega esterna per le problematiche riguardanti il territorio di “Ciesco”, “delega che continuo ad avere e che cerco di onorare nel miglior modo possibile” .

Antonio Testa

Ma qualcosa si è incrinato – e lo ammette in una nota lo stesso Testa – lo scorso luglio quando spuntò un cespuglio nel bosco della maggioranza di “Castelforte futura”. Aveva deciso di chiamarsi quasi allo stesso modo modificando solo l’aggettivazione, da “Futura” a “Popolare”. I suoi aderenti furono i consiglieri comunali di maggioranza Antonio Rosato e Americo D’Aprano, in aula rappresentanti della stessa componente consiliare ma politicamente distanti anni luce: Rosato vicino al movimento di estrema sinistra “Potere al popolo”, D’Aprano da neppure una settimana aderente niente meno (insieme alla vice-sindaco nonché… moglie Graziella Antonietta Russo) che ai Fratelli d’Italia il cui segretario regionale è il latinense ma castelfortese purosangue Enrico Tiero. Il delegato Testa legge i giornali, s’informa attraverso il web e i social e questa fortissima contrapposizione politica e ideologica non è riuscita a digerirla.

Dopo aver ribadito che la richiesta, “legittima”, di “essere rappresentati all’interno della giunta attraverso la mia persona non ha ricevuto alcuna risposta formale”, conferma che la qualità della sua esistenza è peggiorata da qualche giorno: “Il gruppo di ‘Castelforte Popolare’ oggi è costituito da due consiglieri di posizioni politiche opposte. Un componente è dichiaratamente schierato con un partito di sinistra, “Potere al popolo”, mentre l’altro con un partito di destra ovvero Fratelli d’Italia. È ovvio che in questo scenario sono i cittadini che non riescono a comprendere quello che sta accadendo nel mondo politico castelfortese e sempre più elettori mi chiedono spiegazioni in merito – si confessa il delegato Testa – Per quanto mi riguarda fortunatamente la mia storia politica è chiara ed è restata immutata nel passare degli anni, e forse proprio queste mi hanno impedito di ricevere incarichi di governo in questa amministrazione che certamente vuole prendere le distanze da chi non crede ciecamente negli ideali di sinistra che la contraddistinguono.

A questo punto è chiaro che il sottoscritto non intende più ricevere alcun incarico e anzi preferirebbe che il proprio nome non venisse più tirato in ballo in quanto, seppur riconosco la figura del sindaco, non mi rivedo assolutamente nella visione politica che quest’ultimo – è il chiaro affondo del delegato della zona di Ciesco – sta portando avanti, nonostante Castelforte Futura doveva essere una lista civica che racchiudesse diverse ideologie, ma di fatto è divenuta nel tempo una maggioranza chiaramente di sinistra ove non mi rivedo.” E se fosse, invece, di destra?

Saverio Forte