Operazione Tiberio bis, Pietro Ruggieri ottiene gli arresti domiciliari

Cronaca Formia Gaeta Sperlonga

SUD PONTINO – Il Tribunale del Riesame ha concesso i “domiciliari” a Pietro Ruggieri, l’imprenditore di 70 anni di Itri che, alla testa della “DR Costruzioni”, due settimane fa era stato raggiunto, insieme al figlio Francesco, di 38 anni, da un’ordinanza di custodia cautelare del Gip Tribunale di Latina Giuseppe Cario nell’ambito del nuovo filone dell’operazione “Tiberio”. I giudici del Tribunale della Libertà hanno sostituito la misura cautelare in carcere con quella dei “domiciliari” accogliendo parzialmente le istanze del legale dell’imprenditore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, che, presentando una ricca memoria difensiva e fotografica, ha dimostrato – secondo la sua versione – come la scuola “Aspri” di Sperlonga, il cui appalto è stato vinto dall’impresa formiana con quello che la Procura di Latina ha definito un ribasso “antieconomico e fuori mercato”, fosse dotata di solide fondamenta e con un solaio testato con prove tecniche che ne davano come capacità di resistenza il valore massimo.

Per l’avvocato Cardillo erano inesistenti, quindi, “le eccezionali esigenze cautelari” che giustificavano l’estrema misura restrittiva e che hanno evidentemente generato un allarme mediatico nazionale sulla vicenda. Ma c’è di più. Nella sua memoria difensiva l’avvocato Cardillo Cupo ha sollecitato la modifica e l’attenuazione della misura cautelare chiesta dal sostituto procuratore Valerio De Luca anche sulla scorta dell’età avanzata e delle precarie condizioni di salute di Pietro Ruggieri e per l’opposizione – a suo dire – esternata dal Gip Cario che, in sede di interrogatorio di garanzia, avrebbe impedito all’imprenditore 70enne di rilasciare dichiarazioni spontanee pur avvalendosi della facoltà, prevista dal codice, di non rispondere allo stesso Gip.

“Paradossale – ha concluso l’avvocato Cardillo Cupo – aver letto che potesse crollare una scuola capace di generare valori massimi di tenuta e resistenza”. Resta in carcere, invece, Francesco Ruggieri, l’amministratore di fatto della “DR Costruzioni”. La sua strategia difensiva sinora è stata di-versa. Il suo legale, l’avvocato Massimo Signore, aveva deciso di non ricorrere al Riesame dopo che l”imprenditore 38enne aveva reso una deposizione fiume nell’interrogatorio di garanzia davanti il Gip Cario. La richiesta inoltrata allo stesso magistrato relativamente alla modifica o all’attenzione della misura cautelare in carcere è stata respinta e la soluzione che potrebbe optare l’avvocato Signore potrebbe essere del ricorso al Riesame.

Saverio Forte