Formia / “Global Service”: verso lo spezzettamento in più appalti e di durata più breve

Formia Politica

FORMIA – Il clima è stato definito “proficuo e costruttivo” ma i presupposti perché continui ci sono tutti. La commissione consiliare “Lavori ed opere pubbliche, decoro urbano e servizi cimiteriali ” del comune di Formia ha avviato un confronto interno per definire la futura gestione di importanti servizi di pubblica utilità dopo la scadenza, il 30 ottobre 2017, dell’impegnativo (sul piano finanziario) “appaltone” della Global service. La gara, per la durata di nove anni, nel 2008 fu una scommessa, parzialmente vinta, in considerazione tra l’impegno di spesa sostenuta – 14 milioni di euro – a fronte dei risultati realmente perseguiti per quanto concerne la manutenzione e adeguamento normativo impianti di riscaldamento e condizionamento; la manutenzione e gestione impianti antincendio ed elevatori; la manutenzione ordinaria edifici scolastici, la pulizia degli edifici proprietà comunale e i servizi di pubblica illuminazione, manutenzione del verde pubblico oltre che strade e piazze.

Al termine di questa seduta “conoscitiva” della commissione Lavori Pubblici la maggioranza sembra aver superato indenne quello che veniva considerato un autentico banco di prova, in relazione al tipo di confronto da instaurare con le varie opposizioni presenti in considerazione. Le aperture non sono tardate giungere – soprattutto da parte del presidente Fabio Papa e del capogruppo della lista “Un’altra città”, Gerardo Forte – con l’intento di elaborare i migliori capitolati di gara perché la posta in palio, in considerazione delle ristrettezze economiche e dei tagli cui deve far fronte la Giunta Villa, è davvero alta. La seduta della commissione era stata inaugurata con la nomina del suo vice-presidente Fabio Martellucci e del segretario (la funzionaria comunale Franca Simeone), accompagnata anche dalle rimostranze formali del capogruppo della lista “Formia con te”, Gianfranco Conte” che, pur presenziando ai lavori, lamentava il mancato recepimento della lettera di convocazione con tanto di ordine del giorno.

Quanto circolava da giorni l’ha confermato il capogruppo Forte: l’ex appaltone della Global service dovrà subire un inevitabile effetto spezzatino. Addio dunque ad un unico soggetto appaltatore formato da un’associazione temporanea di impresa costituita dalla Cofatehec servizi di Roma (gestione del sistema di governo, manutenzione impianti di riscaldamento e condizionamento, pubblica illuminazione e semaforica, impianti elevatori e antiincendio), dal Cns-Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa di Bologna (servizio di pulizie e manutenzione del verde); da “Furlan Arcadio” di Borgo S. Michele di Latina (manutenzione delle strutture edilizie comunali) e dalla società “Palazzo Bitumi srl” di Formia (manutenzione strade e piazze). Gli appalti saranno essenzialmente cinque: manutenzione strade e piazze, pubblica illuminazione, pulizia palazzo municipale e altri edifici di proprietà comunale , manutenzione scuole e verde pubblico. La durata temporale degli appalti sarà più corta rispetto a quella decisa nel 2008: non più nove ma soltanto due anni, naturalmente prorogabili, “per capire l’andamento del servizio. Il comune di Formia non è dispiaciuto di avere in futuro “un unico interlocutore, un unico committente, ma è interessato a diversificare, aumentandole, le prospettive economiche e occupazionali con la scelta di nuovi soggetti appaltatori.

Il capogruppo Forte ha avanzato una proposta, innovativa, per la gestione dell’appalto della pubblica illuminazione. Non dovrà essere un unico soggetto imprenditoriale ma con la divisione di Formia in tre marco aree dovranno essere esperite altrettanto licitazioni pubbliche. Lo stesso Forte ed il neo presidente Papa hanno avanzato un’altra proposta: “Perché non evitiamo di bandire il servizio della gestione del verde pubblico, un onere che potrebbe svolto dalla Formia Rifiuti zero?” Il consigliere della Lega Nicola Riccardelli ha affrontato, invece, due questioni: l’appalto della manutenzione delle strade comunali necessità di uno straordinario stradario “perché non è più tollerabile capire dove può o non può operare il soggetto privato incaricato”. Riccardelli ha chiesto ed ottenuto di verbalizzare una richiesta tanto caro alla Lega: l’inserimento nei capitolati di gara della clausola sociale che possa permettere alle “decine di lavoratori che da anni lavorano per il Comune attraverso le varie società che si sono succedute” di preservare il proprio posto di lavoro. Il consigliere Gianfranco Conte è stato il più severo di tutti. Le proposte della maggioranza “sembrano avere il fiato corto con poche idee alternative”.

L’ex parlamentare di Forza Italia si riferiva al mancato ricorso dello strumento del progetto di finanza – con i privati protagonisti delle stesse gare d’appalto in termini di investimento iniziale – e all’utilizzo della Consip – la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, la società per azioni il cui unico azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze del governo italiano ed opera nell’esclusivo interesse dello Stato e, dunque, dei comuni – per bandire essa stessa le gare d’appalto a livello nazionale. Conte alludeva alle tante occasioni che normativamente lo stato centrale propone per la gestione della pubblica illuminazione, magari con il ricorso alle forme energetiche rinnovabili. “Ma chi va a Roma per capire….?”. Naturalmente le minoranze hanno chiesto tempo di “leggere le carte” per avviare un confronto all’interno delle rispettive forze politiche e liste civiche. Il loro assenso potrebbe arrivare dalla prossima seduta della commissione Lavori Pubblici in programma giovedì 30 agosto, alle 15.

Saverio Forte