Minturno / Morte sospetta carabiniere a Scauri, aperta inchiesta per omicidio colposo

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MINTURNO – E’ stato assistito adeguatamente il vice brigadiere Domenico Pappa quando sabato pomeriggio si è recato presso il Punto di Primo intervento dell’ospedale di Minturno dopo aver avvertito un leggero malore? Il malessere, legato alla pressione arteriosa, è strettamente legato al morte dell’uomo avvenuta nella tarda serata sempre sabato quando passeggiava con la moglie e con la figlia sul lungomare di Scauri?

A questi e ad altri interrogativi dovrà rispondere l’autopsia che, disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Beatrice Siravo – il magistrato che ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo – si svolgerà nella giornata di martedì presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino dove è stata trasferita la salma del militare residente a Marina di Minturno ma in servizio presso la stazione dell’Arma di Scauri.

Domenico Pappa

Intanto a rivolgersi ai colleghi del brigadiere Pappa, che aveva soltanto 51 anni, è stata sua moglie: ha depositato una dettagliata e circostanziata denuncia querela in cui ha ricostruito le ultime ore in vita del marito, dal primo pomeriggio quando – appunto – si era rivolto al Ppi del nosocomio di via degli Eroi facendo una registrare una pressione più alta della norma, alle sue dimissioni e, poi, al malore mortale che l’ha colpito, intorno alle 22, sul lungomare tra il Lido Vascello ed il lido Oasi.

Gli stessi Carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica del brigadiere Pappa, il cui esito, unitamente ai risultati dell’esame autoptico, potrebbe chiarire le eventuali responsabilità dei sanitari in servizio presso il punto di primo intervento dell’ospedale di Minturno che avevano visitato il Carabiniere di 51enne che non mancava occasione di praticare sport e di sali-re in sella alla sua bicicletta.

Anche la Regione Lazio, nel mirino da tempo per la volontà di chiudere alcuni Ppi – tra cui quelli di Gaeta e di Minturno – vuole vederci chiaro sulle cause del decesso di Domenico Pappa. L’assessorato regionale alla sanità ha chiesto una dettagliata relazione alla Asl di Latina riguardo proprio all’assistenza prestata all’uomo dal Punto di Primo Intervento di Minturno dopo il malore accusato nel pomeriggio di sabato. Intanto si sono stretti alla moglie e all’unica figlia del vice brigadiere il tenente colonnello Pietro Dimiccoli, che in questi giorni guida il comando provinciale di Latina, ed il Comandante della Compagnia di Formia dei Carabinieri, il Maggiore David Pirrera, scossi ed increduli per l’improvvisa scomparsa di un militare da tutti stimato e apprezzato per la sua infinita umanità e spirito di servizio.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, presidente della commissione regionale sanità: “Un dramma su cui è indispensabile fare luce. Una vicenda, quella che ha visto, l’altra sera, la morte del vicebrigadiere dei Carabinieri Domenico Pappa, in servizio presso la stazione di Scauri, su cui non è possibile tacere. Per queste ragioni attendiamo di leggere con attenzione la relazione della Asl di Latina per comprendere cosa sia accaduto e se ci siano delle responsabilità nel decesso dell’uomo che solo qualche ora prima, stando le notizie apprese dalla stampa, era stato visitato presso il Punto di Primo Intervento di Minturno. Non si tratta di una caccia alle streghe ma di un atto dovuto per evitare che analoghi fatti si ripetano e nel rispetto di una famiglia il cui dolore non potrà trovare mai alcuna ragionevole giustificazione. Alla moglie del vicebrigadiere Domenico Pappa e ai suoi cari vanno un sentito abbraccio e la mia vicinanza umana ed istituzionale”.

Saverio Forte