Porto di Gaeta leader nelle biomasse di puro legno vergine con Intergroup

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GAETA – Il porto di Gaeta e Intergroup si confermano leader italiani nella movimentazione delle biomasse naturali da riscaldamento. E’ attraccata nella giornata di ieri la più grande nave di pellet di legno mai arrivata nello scalo del sud Pontino, carica di 20.000 tonnellate di pellet di legno naturale provenienti dal Nord Europa e destinate all’intero territorio nazionale attraverso i magazzini situati di fronte alle banchine e nella zona del porto, dove la merce viene stivata, confezionata e consegnata presso i rivenditori e Grandi insegne nazionali. L’operazione è stata possibile solo grazie alle grandi professionalità delle maestranze della intergroup.

Per questa prima fase dell’approvvigionamento di pellet, intergroup opera attraverso la sua società di trading che acquista il pellet in paesi come Canada, Usa, Russia, Portogallo, Spagna, Paesi Baltici o Australia. Una volta acquistato, lo distribuisce in Italia col marchio MyFire(R), brand leader nel settore del pellet da riscaldamento.
A questo si aggiungono operazioni logistiche ad alto valore aggiunto e impiego di personale: oltre le attività portuali l’azienda di logistica effettua lavorazioni con sofisticati macchinari per il packaging che a tempo di record confezionano in sacchi da 15 kg tutto il pellet trasportato in nave. Tutta la filiera ha la rigida certificazione di qualità ENPlus A1.

Con questa operazione, il porto di Gaeta si conferma primo porto in Italia per quantità di pellet movimentato. Il pellet, prodotto derivante da legno naturale e vergine, rappresenta l’energia green del futuro genrerando basse emissioni di CO2 rispetto ai normali combustibili in uso nel Paese. E’ importante, ora, che le Istituzioni continuino il lavoro per rendere il porto di Gaeta sempre più competitivo grazie al completamento dei dragaggi, all’adeguamento dei piazzali e a regolamentazioni portuali che permettano allo scalo di diventare un hub sempre più importante per la movimentazione di merci, a vantaggio delle aziende delle regioni circostanti e a vantaggio dell’occupazione.