FORMIA – Non poteva abbandonarsi ai sentimenti il neo sindaco di Formia Paola Villa nella seduta inaugurale della nuova consiliatura dopo il velenoso voto amministrativo del 10 e del 24 giugno scorsi. Visibilmente emozionata, abito blu lungo e foulard a fiori rosa e azzurri (ha detto che sono “i miei colori preferiti”), il primo sindaco donna nella lunga e prestigiosa storia politico-amministrativa di Formia ha voluto ringraziare e riservare una doverosa attenzione nei confronti degli affetti (“soprattutto al mio compagno e alla mia famiglia che mi hanno sostenuta anche privandosi della consueta relazione di amore”) prima di prestare giuramento ed indossare l’ambita fascia tricolore, la vera dopo quella (falsa) regalatele la notte del vittorioso ballottaggio.
Come nelle migliori tradizioni e parafrasando il migliore Enrico Ameri l’affluenza era al limite della capienza nell’angusta sala Ribaud, un pubblico – non come del mitico stadio Cibali di Catania – composto da amici e parenti dei nuovi consiglieri comunali, quelli di maggioranza in gran parte debuttanti (dodici su quindici ) e della minoranza (due soli i volti nuovi, Tania Forte e l’ex parlamentare Gianfranco Conte). Quasi puntuale alle 17.15, la seduta è stata aperta dal consigliere più anziano, il riconfermato “mister preferenze” Gianluca Taddeo. A lui il compito, dopo la convalida degli eletti, dell’investitura ufficiale del primo cittadino, con la consegna della fascia. La commozione era palpabile quando il neo sindaco di Formia ha chiesto ed ottenuto un minuto di silenzio in memoria di Serena Pezzella, la giovane mamma scomparsa l’altro ieri in un tragico incidente sulla superstrada Cassino-Sora, e un appello “a non mollare” alla figlia Daria, tre anni, ricoverata in gravissime condizioni al “Bambino Gesù” di Roma.
L’elezione del presidente del consiglio comunale si è rivelato un capolavoro politico delle minoranze che, di fronte alla ripetuta richiesta di “riappacificazione” del sindaco di Formia, hanno deciso di far convergere i loro voti sull’unico e apprezzato candidato della maggioranza, l’avvocato 41enne Pasquale Di Gabriele all’unanimità al primo scrutinio e con ben 25 voti. Un Record. Non si è mai verificato a Formia dell’entrata in vigore, 25 anni fa, dell’elezione diretta dei sindaci. Le minoranze hanno concesso una significativa linea di credito nei riguardi dello stimatissimo penalista peraltro scelto grazie alle riconosciute qualità di dialogo e confronto. L’ha sottolineato in una sua breve ma importante dichiarazione: “Ringrazio della fiducia che mi avete dato, conscio dell’importanza del ruolo che ricoprirò, mi impegno a lavorare nell’ottica del bene comune della città. Svolgerò un ruolo superpartes e mi impegno a farlo nella massima onestà intellettuale”.
E’ andata un po’ diversamente l’elezione del vicepresidente, Pasquale Martellucci, sul cui nome si sono registrati 16 voti a favore e 9 bianche. Il sindaco ha quindi ufficializzato la giunta (quattro uomini, Fulvio Spertini, Paolo Mazza, Giovanni D’Angiò e Pasquale Forte, e tre donne, Carmina Trillino, che farà anche il vice sindaco, Ida Meglio e Alessandra Lardo), sostenendo che “non è la mia squadra, ma è la squadra dell’intero consiglio comunale e della città”. Il sindaco ha deciso di ricoprire ad interim la delega all’Ambiente, Territorio, ciclo dell’Acqua e waterfront.
L’illustrazione delle linee programmatiche è stato, inoltre, un altro momento forte dell’insediamento del consiglio comunale. Per il sindaco di Formia devono essere proiettare al perseguimento del miglioramento della qualità della vita, al contrasto alla corruzione, all’incentivazione dell’economia, alla tutela dei beni archeologici e paesaggistici e dell’ambiente. “Nessun arretramento – ha precisato il sindaco Villa- sui temi della sanità. E l’impegno per la stabilizzazione dei precari, per investimenti e nuova tecnologia, per garantire decoro, pulizia e sicurezza”. Non sono considerati obiettivi di secondaria importanza anche la trasparenza, l’agevolazione della filiera corta in campo alimentare, il potenziamento dell’igiene urbana, il miglioramento del traffico, l’intensificazione della vigilanza soprattutto in periferia, l’attenzione ai servizi sociali e all’urbanistica. E infine l’appello, atteso, alle nuove ed eterogenee minoranze: “Inizia una nuova storia, dove mi impegno davanti a tutti a mantenere fede ad una promessa di serenità e riappacificazione cittadina. Tutto ciò ci deve servire per far ripartire l’economia cittadina, tutto ciò ci deve servire per far diventare Formia un luogo dove sia bello vivere”. Da qui l’istanza, rivolta a tutte le forze politiche, a lavorare insieme….”perché siamo consci che da soli non si arriva da nessuna parte, perché siamo consci che ognuno oggi debba fare la sua parte”. Disponibilità ad offrire il contributo per la soluzione dei tanti problemi cittadini è stata ribadita anche dai consiglieri di opposizione, alcuni dei quali (Conte, Cardillo Cupo, Di Rocco, Riccardelli, Zangrillo) hanno però sostenuto che valuteranno l’azione della nuova amministrazione dai suoi primi atti, uno dei quali si preannuncia essere il documento unico di programmazione in scadenza il 31 luglio.
Il consiglio, prima di un gioioso (sin troppo) rompete le righe, ha deliberato il futuro assetto delle commissioni consiliari. Saranno nove, i cui component saranno il frutto di un accordo politico che dovrà scaturire dalla conferenza dei capigruppo che il presidente Di Gabriele convocare la prossima settimana. Tutto come previsto come per le nomine dei nuovi capigruppo consiliari. Mancava all’appello solo di quella di Forza Italia, attribuita ad Eleonora Zangrillo dopo la rinuncia del candidato sindaco sconfitto del centrodestra Pasquale Cardillo Cupo che, ambito anche dal gruppo consiliare della Lega, ha deciso di rimanere tra i banchi degli azzurri “solo per una questione tecnica”. Poi si vedrà… Sotto ogni profilo… Nessuno escluso.
Saverio Forte
PHOTOGALLERY (a cura di Pietro Zangrillo)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.