Gaeta / Successo per la terza edizione del Festival dei Giovani (video)

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GAETA – La conclusione, positiva, della terza edizione del Festival dei Giovani ha fatto davvero felici tantissimi ristoratori, albergatori e operatori commerciali di Gaeta. L’invasione di migliaia dei “Millennials”, provenienti da ogni angolo d’Italia, ha fatto registrare per diversi giorni, dopo il ponte Pasquale, il tutto esaurito nei locali pubblici e ad esternare correttamente la soddisfazione di tanti operatori del settore è Giorgio Moffa, patron del ristorante-pizzeria “Ciro” di via Lungomare Caboto. Il festival dei Giovani si è ribadito un altro brand che sta contribuendo a destagionalizzare l’immagine turistica e ricettiva di Gaeta , la cui bellezza paesaggistica, storica e culturale è stata apprezzata da quelli che sono considerati i turisti del domani: i giovani. Giorgio Moffa nell’intervista video allegata considera vincente questa formula coniata dall’amministrazione comunale del sindaco Cosmo Mitrano con la preziosa collaborazione con la Strategica Community, l’Università Luiss Guido Carli ed il gruppo di Intesa Sanpaolo.

Insomma è da considerarsi una scommessa vincente i cui effetti, positivi, sul piano economico sono ricaduti, per quanto concerne la ricettività alberghiera, sull’intero territorio del Basso Lazio. Moffa è contento che Gaeta diventi sempre di più la capitale italiana della cultura giovanile – a tal riguardo il protocollo d’intesa sottoscritto con il Rettore della Luiss “Guido Carli”, l’ex Guardiasigilli Paola Severino ha ribadito come il Festival dei Giovani si svolgerà a Gaeta anche nei prossimi anni – ma bisogna moltiplicare gli sforzi , aggiunge , perché il territorio del sud-pontino viaggi alla stessa velocità. E Moffa si riferisce alla vicina Formia dove l’offerta turistica arranca da tempo con la palese incapacità di intercettare una movimentazione diretta esclusivamente a Gaeta. Da buon imprenditore del settore della ristorazione Moffa si augura che le futuri elezioni amministrative di Formia siano un elettroshock per invertire l’inversione di rotta “anche se – conclude – ci sarà molto tempo per recuperare il tanto terreno perduto”

Intervista a Giorgio Moffa