Formia / “Liberi e uguali” a convegno su legalità e lavoro. Interviste a D’Attorre e Fassina (video)

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FORMIA – Un simbolico filo conduttore ha legato gli ultimi due degli eventi elettorali organizzati a Formia da “Liberi e uguali” in prospettiva del voto politico e regionale del 4 marzo: legalità e lavoro. Si tratta di due temi che, drammaticamente d’attualità, non hanno avuto la dovuta visibilità nel corso di una campagna elettorale partita in ritardo ed entrata ora nella sua settimana conclusiva. Ad lanciare un vero e proprio monito sull’allarme legalità nel sud-pontino è stato uno di fondatori di “Leu”, Alfredo D’Attorre che, affiancato dalla Senatrice Loredana De Pedis, che ha denunciato nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte l’esistenza ancora di “alcune forme di negazionismo, di balbettii, di zone d’ombra in rapporto tra la criminalità organizzata e la politica del territorio”.

L’esponente dei “Leu” ha proposto il rafforzamento degli organi delle forze di polizia ai quali vanno attribuite quelle competenze investigative di cui sono al momento sprovvisti e carenti ma necessarie per un concreto contrasto ad un fenomeno, gravissimo che sta pregiudicando lo sviluppo economico e sociale del Golfo”. In chiave politica D’Attorre ha sottolineato come Liberi ed uguali sia impegnata a svolgere, dopo la fase del Renzismo, il ruolo di “ricostruttori di una sinistra che, quale elemento di ricostruzione del paese, un certo Pd ed il suo segretario hanno offuscato. “Vogliamo farlo – ha concluso – quale forma di cambiamento e all’insegna dei diritti costituzionali di una giustizia giusta e del lavoro per tutti”.

Intervista a Alfredo D’Attorre

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A proposito di lavoro, che non c’è, la fornito la ricetta economica di “Liberi e uguali” Stefano Fassina, protagonista, sempre, a Formia di un incontro monotematico. Sempre in un’intervista video ha ricordato come nel 2017 su 10 nuovi posti di lavoro creati 9 siano a termine. Insomma il Jobs Act di Matteo Renzi – a suo dire – ha reso ancor più precario il lavoro: i contratti part time sono aumentati ancora, non si guadagna abbastanza per sopravvivere con allo sfondo altri due preoccupanti dati: l’Italia si trova al penultimo posto in Europa per occupazione femminile e ai primi per la disoccupazione giovanile. Fassina, che del Pd è stato a lungo il responsabile economico, ha proposto, tra le altre cose, di dare centralità al lavoro a tempo indeterminato, la reintroduzione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori soppresso con il Jobs Act, il varo di un piano straordinario di investimenti pubblici per ridurre la disoccupazione e sostenere la crescita dei salati e, infine, l’introduzione di un sistema per le imprese che investono sulla compatibilità ambientale.

Intervista a Stefano Fassina