Ventotene / L’acqua del dissalatore è potabile, via libera al consumo

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VENTOTENE – L’attesa è durata più di due mesi ma secondo Acqualatina ne è valsa la pena: per la prima volta la comunità di Ventotene usufruisce a pieno regime di un servizio idropotabile continuativo e totalmente autonomo. I benefici arriveranno in estate quando la popolazione, complice la stagione turistica, decuplica. Per il neo sindaco della seconda isola pontina, Gerardo Santomauro, il provvedimento di revoca della sua precedente ordinanza di non potabilità dell’acqua prodotta dal dissalatore installato da Acqualatina è stato il miglior regalo di Natale che avrebbe potuto fare alla sua comunità.

Il primo cittadino notaio ha dovuto attendere infatti la conclusione di tutte le verifiche tecniche necessarie per la distribuzione, per uso potabile dell’acqua, proveniente dall’impianto di dissalazione installato dall’ente gestore nella zona del porto nuovo dopo un durissimo contenzioso con lo stesso comune che, attraverso quattro ordinanze di fermo, ne contestava l’utilità ed il preoccupante impatto ambientale nel precario ecosistema marino. E invece i dissalatori sono entrati in funzione lo scorso 16 novembre ma a questa data – ricorda Acqualatina – è dovuto seguire un naturale periodo transitorio di adattamento delle tubature durante il quale, a mero scopo cautelativo, è stato vietato l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili.

Il sindaco Santomauro agli inizi di dicembre aveva dovuto scrivere una lettera di sollecito ad Acqualatina chiedendo il rispetto degli impegni presi e ricordando come la comunità ventotenese stesse soffrendo, in pieno inverno, una situazione inverosimile. L’ente gestore difende il suo operato affermando di aver assistito la scarsa la popolazione residente in questo periodo sulll’isola distribuendo acqua potabile in bottiglia e attraverso i serbatoi fissi. L’acqua erogata dai dissalatori è un problema serio e, in quest’ottica, per monitorare costantemente la qualità del servizio è stato istituito un apposito tavolo tecnico che vede coinvolti, oltre ad Acqualatina, anche l’istituto superiore della sanità, i comuni di Ponza e Ventotene, l’ente gestore d’ambito, Legambiente, l’Università “La Sapienza”, l’Arpa, l’Asl e l’Otuc, l’organismo di Tutela dei Consumatori.

Saverio Forte