Tribunale di Cassino

Formia / Violenza sessuale su tre ragazzine, convalidato il fermo: il 22enne resta in carcere

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FORMIA – Ha raccontato eccome la sua versione su come si sarebbero svolti i fatti, negandoli, il giovane originario di Castelvolturno di 22 anni, ma da un anno e mezzo residente a Castelforte, raggiunto martedì da un fermo di polizia giudiziaria chiesto dal Sostituto procuratore Marina Marra con la pesante ipotesi accusatoria di violenza sessuale continuata. Il Gip del Tribunale di Cassino Francesco Armati ha convalidato il provvedimento di fermo richiesto dal sostituto procuratore Marina Marra e ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare alla luce delle delicatissime informative inviate all’autorità giudiziaria dal commissariato di Polizia di Formia in merito a tre distinti episodi collocati nel tempo da dall’agosto scorso sino alla fine di novembre. Il giovane di 22 anni, assistito dall’avvocato Gianluca Di Matteo del foro di Santa Maria Capua Vetere, ha fornito naturalmente la sua versione sui fatti a fronte dei quali il pm d’udienza, il sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini, ha espresso il suo parere favorevole per la convalida del fermo di polizia giudiziaria.

L’indagato – secondo quanto ha confermato il suo legale – è accusato di tre violenze consumate ai danni dell’adolescente di 13 anni frequentante la terza media di un istituto di Formia di cui sarebbe stato sino allo scorso il fidanzato e di un’altra adolescente, di 14 anni, frequentante il primo anno di un istituto superiore della città e amica della 13enne, conosciuta per essere – ha raccontato al Gip Armati – la fidanzatina di un suo cugino. Gli episodi si sarebbero consumati tutti nello stesso luogo, un box, poco frequentato per essere adibito a centrale elettrica all’interno del parcheggio multipiano di piazza delle Poste a Formia. Convalidando il fermo di pg, il Gip del Tribunale di Cassino ha motivato il provvedimento per le ragioni contemplate dal codice: l’inquinamento delle prove, la reiterazione del reato e anche il pericolo di fuga.

Il 22enne, residente a Castelforte con la sua numerosa famiglia, resta, al momento, nel carcere di Cassino: la sua difesa, tuttavia, ha preannunciato ricorso al Riesame, un cammino che si preannuncia processualmente in salita dal momento che le dichiarazioni rese dalle vittime risulterebbero “molto concordanti”, sin dalla prima querela formalizzata a fine novembre dalla madre della 13enne. Il 22enne naturalmente ha negato ogni tipo di violenza commessa sulle due ragazzine e ha anche spiegato le ragioni della conclusione del rapporto sentimentale con la 13nne: “I suoi genitori – ha raccontato il giovane di Castelforte – non hanno mai digerito la nostra storia perché ero appartenente ad una famiglia conosciuta per essere dedita ai furti e alla ricettazione”.

E non è un caso che il 22enne sia finito nel mirino degli accertamenti investigativi della Polizia – ironia della sorte – effettuati una da una concomitante perquisizione domiciliare svolta proprio presso l’abitazione occupata dalla sua numerosissima famiglia nell’ambito dei potenziati controlli contro la recrudescenza dei furti. La vicenda processuale è assai complessa e, di certo, non favorisce il recupero delle ragazzine che, coinvolte in questa turpe e squallida storia, hanno smesso di frequentare i rispettivi corsi di studio. E appare assai probabile che la difesa e la parte civile si adoperino nei prossimi giorni perché il magistrato titolare del fascicolo, che resta il pm Marra, possa chiedere al Gip del Tribunale della città martire lo svolgimento dell’incidente probatorio tra il 22enne e le ragazzine di Formia vittime di violenza sessuale.

Saverio Forte