Gaeta / Porto, ultimo trimestre con +26% sulla movimentazione merci

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GAETA – La parola crisi non sembra più appartenere al glossario del porto di Gaeta. O almeno sembra. E’ quanto si evince dall’ultimo report diffuso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’ex Autorità portuale del Lazio sotto la cui giurisdizione ricadano i porti di Civitavecchia, Fiumicino e, appunto, Gaeta. Che il peggio sia passato per il potenziato “Salvo d’Acquisto” la conferma arriva dalla netta ripresa dei traffici nel terzo trimestre 2017, quello per intenderci che va da giugno a settembre, con un +26% rispetto ai primi due periodi presi in esame dall’Authority. Alcune società impegnate nella movimentazione delle merci, dopo aver fatto ricorso nel primo semestre del 2017 agli ammortizzatori sociali per tentare di salvaguardare i precedenti livelli occupazionali, hanno registrato poi una positiva inversione di tendenza grazie alla ripresa del traffico di prodotti raffinati, i carburanti come benzina e gasolio, e di carbone.

Si tratta di dati importanti che arrivano in maniera paradossale nell’anno in cui ricorda il sessantesimo anniversario dell’inaugurazione della raffineria dell’Agip, la cui chiusura – secondo molti – ha contribuito all’impoverimento sociale ed economica di Gaeta e del comprensorio. Ma il porto di Gaeta gode di ottima salute soprattutto per l’import e l’export del pellet che, appartenente alla categoria delle “rinfuse solide”, sono cresciuti solo a settembre del 100%. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo, sottolinea, sempre per quanto riguarda il porto di Gaeta, la cresciuta del turismo crocieristico. Nel corso del 2017 sono approdate al “Salvo D’Acquisto” 10 navi da crociera con oltre 4000 passeggeri, un dato, però, distante milioni di anni luce da quello garantito dal più attrezzato porto di Civitavecchia dove nei primi nove mesi dell’anno sono transitati un milione e 700 mila crocieristi, il 2% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. L’associazione che raggruppa la gran parte degli operatori portuali di Gaeta, attraverso il proprio presidente Damiano Di Ciaccio, sottolinea come il “Salvo D’Acquisto” cresca meno rispetto agli scali di Civitavecchia e Fiumicino.

Nel porto di Civitavecchia, infatti, a fronte di una contrazione del 6,5% del traffico di prodotti energetici, del carbone e di prodotti raffinati, si è verificata una decisa ripresa di tutte le altre tipologie di rinfuse solide (+10%), ed una ulteriore crescita dei traffici di merci movimentate in colli, “Ro-Ro” e auto nuove, merci in container, in sacconi, palletts, con un +4%. Tra le rinfuse solide, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, cresce del 43% il traffico di prodotti metallurgici, minerali e metalli, rispetto al 2016, così come il traffico di minerali grezzi cementi e calci +12%, prodotti chimici +14% e fertilizzanti +26%. Dall’analisi dei dati emerge che le merci movimentate in colli si affermano quale principale segmento merceologico, pari a complessive 4,4 milioni di tonnellate, a fronte di 4 milioni di tonnellate di rinfuse solide e 4 milioni di tonnellate di rinfuse liquide, per un traffico complessivo, al 30 settembre, di 12,4 milioni di tonnellate. Si tratta di un dato significativo che vede una progressiva affermazione di tipologie di traffico a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto sia in termini di impresa che di lavoro. Anche il traffico di merci movimentate su mezzi pesanti si incrementa del 4% per un totale di 2,7 milioni di tonnellate e quasi 150 mila mezzi pesanti imbarcati e sbarcati.

Se a Civitavecchia il traffico dei passeggeri di linea ha subito un incremento di 40mila unità (2,6%), a Fiumicino, invece, è rimasto stabile quello dei prodotti raffinati con 2,6 milioni di tonnellate di prodotti raffinati. Il gap può essere colmato attraverso tre direttrici: il completamento dei lavori della vasca di colmata (che potrà essere adibito a piazzale e ad una sorta di retro porto), il potenziamento dell’aspetto infrastrutturale e viario e le previsioni del “Pot”. Il nuovo piano triennale dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in agenda per l’approvazione il 17 novembre da parte del comitato di gestione, dovrebbe prevedere meno marciapiedi ed interventi per il rifacimento dell’arredo urbano (dovrebbe pensarci, sino a prova contraria, l’ente deputato, il comune di Gaeta) e più politiche per la movimentazione di merci e persone….Ciascuno deve fare il proprio mestiere. Almeno sino a prova contraria.

Saverio Forte