Formia / Dissalatori al Molo Vespucci, l’Ato4 va avanti

Formia Politica

FORMIA – I dissalatori nella zona di molo Vespucci di Formia per fronteggiare la persistente carenza idrica? La segreteria tecnico operativa dell’Ato 4 non vuole arretrare di un millimetro e, nonostante la diffida del sindaco Sandro Bartolomeo e del dirigente dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo, vuole andare avanti nel suo iter autorizzativo affermando di “non ravvisare la possibilità di annullare il provvedimento in autotutela”. A rivelarlo è la portavoce del movimento “Un’altra città”, Paola Villa, la sola del frastagliato e diviso schieramento dell’opposizione, consiliare e non, che sta mantenendo la barra dritta su una questione molto sensibile per quanto concerne la tutela del già precario ecosistema marino del Golfo. Ma gli enti e le istituzioni dimenticano quello che deliberano e decidono.

È il caso della Regione Lazio che nel 2010 con una legge ad hoc aveva definito il Golfo “area sensibile” per poi, la scorsa estate, ha espresso e rilasciato il proprio parere favorevole per l’installazione dei dissalatori a ridosso della banchina di molo Vespucci a Formia o, usando un linguaggio tecnico -burocratese, “la realizzazione di un impianto temporaneo di dissalazione all’interno del Golfo di Gaeta… contenuto nel Piano per la risoluzione dell’emergenza idrica”. Si tratta di un piano già posto all’attenzione ed approvazione della Conferenza dei Sindaci dell’Ato4 del 20 giugno scorso dove nessun sindaco si era opposto!.

“Noi aggiungiamo che dopo quella data l’intera popolazione del Golfo è insorta e grazie ad una rapida e decisa divulgazione di informazioni è riuscita ad ottenere prima la delibera del consiglio comunale di Formia con la contrarietà ai dissalatori e poi il voto in conferenza dei sindaci del 18 luglio 2017 per lo “stralcio della messa in opera dei dissalatori” – commenta Paola Villa – . Ma la Segreteria tecnico operativa dell’Ato 4 non si ferma e a chiare lettere dice che l’iter regionale è andato avanti approvando il 26 settembre scorso tutti gli interventi sull’emergenza idrica, quindi anche i dissalatori. Inoltre la Sto dice che il Comune di Formia non ha presentato in Conferenza di Servizi un “dissenso qualificato”, in quanto tutte le eccezioni prodotte dal Sindaco di Formia “sono state superate dal parere unico favorevole della Regione Lazio dell’11 agosto”. Per Paola Villa, a tal proposito, “sarebbe stato auspicabile confrontarsi in modo chiaro con il presidente Zingaretti quando è venuto a Formia neanche un mese fa!”

La portavoce di “Un’altra città” lancia ora un monito: “Naturalmente ora è compito di tutti, comitati, cittadini e amministratori – conclude Paola Villa – sorvegliare che questo “parere” non venga preso a pretesto, né oggi né domani, compito di tutti dimenticare le appartenenze e fare fronte unico sul “No” ai dissalatori, non solo per Formia, ma per l’intero comprensorio”.

Saverio Forte