Sperlonga / Eliporto, posizione scomoda per il segretario comunale

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Il segretario generale del comune di Sperlonga, Andrea Nappi, spieghi nella sua mansione di dirigente ad interim dell’area tecnica e del settore Attività Produttive le ragioni che l’hanno portato a chiedere il rinvio al 20 ottobre della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto che, presentato dalla società Albasete, prevede la realizzazione di un eliporto e un centro sportivo in un’area archeologica , in un terreno confinante con l’Hotel Tiberio. La richiesta campeggia in un’interrogazione che il gruppo consilare di opposizione di “Sperlonga Cambia” ha preannunciato dopo le vibrate polemiche che hanno accompagnato l’approdo del progetto alla conferenza di servizi che si sarebbe dovuta svolgere presso la Regione Lazio. In effetti quello di questi giorni è il secondo rinvio, dopo quello dell’8 agosto ma il segretario generale del comune di Sperlonga non si è scomposto più di tanto: i 45 giorni trascorsi dalla convocazione della conferenza dei servizi sono “un lasso di tempo non sufficiente per l’analisi della documentazione agli atti” La motivazione del segretario per il gruppo di “Sperlonga Cambia” sarebbe anche condivisibile, considerando che non è un tecnico e che, di conseguenza, non ha le competenze e le conoscenze necessarie per poter rappresentare l’ente in sede di conferenza dei servizi. Ma per “Sperlonga Cambia” “l’immobilismo e le difficoltà amministrative che abbiamo denunciato più volte sono evidenti nella scelta del Segretario comunale Andrea Nappi di rinviare la conferenza dei servizi per il progetto della società Albasete, convocata dallo stesso Segretario in piena estate”. Da quella data “le difficoltà della Giunta Cusani sono evidenti se si considera che dall’8 agosto ad oggi, l’amministrazione comunale non è stata in grado di trovare un funzionario che potesse sostituire l’architetto Di Fazio, la quale, peraltro, lavorava a Sperlonga solamente part-time e a capo di due uffici, quello Tecnico e quello Ambiente. Inoltre, considerate le tante criticità già evidenziate dagli uffici regionali e oggetto di discussione in Consiglio comunale, attendiamo di conoscere le conclusione del Segretario comunale dopo la sua analisi della documentazione sul progetto in questione”. La minoranza attacca frontalmente l’operato dell’amministrazione comunale di Sperlonga che – a suo dire – è ferma dal 16 gennaio 2017, giorno dell’arresto del Sindaco e di due funzionari comunali nell’ambito dell’inchiesta “Tiberio”. Da nove mesi gli uffici sono piombati nel caos, si va avanti per inerzia tra mille difficoltà, senza progettualità, senza un orizzonte e bloccati dalla decisione del primo cittadino e dalla sua maggioranza di rimanere aggrapparti alla poltrona. La convocazione della conferenza dei servizi per la società Albasete e l’avvio della procedura di mobilità, anticamera del licenziamento, ai danni di 6 operai comunali sono due dei pochi provvedimenti adottati dall’amministrazione Cusani da gennaio fino ad oggi. Dati gli esiti infelici delle decisioni di questa maggioranza, la prossima decisione auspicabile, e l’unica sensata, sarebbe quella di fermarsi prima di fare altri danni a Sperlonga. Intanto continua a far discutere la scelta del sindaco Cusani di tornare a svolgere il suo incarico pubblico, un’azione contemplata dalla legge Severino ma con un piccolo e grande problema: il comune di cui è sindaco ha deliberato la costituzione di parte civile contro nel procedimento penale che lo vede quale principale imputato nel giudizio immediato dell’operazione “Tiberio”. “Sperlonga Cambia” considera il ritorno del sindaco Cusani “una sconfitta per le Istituzioni, per la politica e per la nostra comunitàPer il nostro paese si presenta un’alternativa che, al tempo stesso, imbarazza e allarma: essere amministrati dal sindaco Cusani, pregiudicato e sotto processo per corruzione e appalti truccati, oppure dalla Giunta Cusani, che negli ultimi mesi si è puntualmente dimostrata incapace e incompetente anche nella gestione dei problemi quotidiani. Nei prossimi giorni interrogheremo il Ministro dell’Interno e la stessa Prefettura in merito alle varie cause di incompatibilità che minano il mandato del primo cittadino di Sperlonga e che, a nostro avviso, non sono state valutate. L’unico dato certo sono i numerosi procedimenti giudiziari che coinvolgono la Giunta e l’incapacità del sindaco e dei consiglieri di maggioranza di comprendere il valore dell’opportunità politica di dimettersi a fronte di tutto ciò che è accaduto in questi mesi. Cusani torna a fare il sindaco ma questo non cambia la situazione paradossale in cui versa l’amministrazione comunale. Anzi, semmai la aggrava. Cusani, infatti, si presenterà al processo il prossimo novembre come imputato e, al tempo stesso, come parte offesa in qualità di rappresentante dell’Ente. Il segretario comunale e il Prefetto di Latina ritengono che tutto questo sia normale. Noi la pensiamo diversamente e andremo avanti nella nostra battaglia, che prima di essere politica è una battaglia di civiltà. La situazione del Comune di Sperlonga non è degna di un paese civile ed è quanto di più lontano possa esserci dai principi costituzionali che devono guidare l’amministrazione della cosa pubblica. La nostra lotta per affermare i valori della giustizia, della legalità, della buona politica e del semplice buon senso prosegue senza tentennamenti. Non faremo nessun passo indietro.”