Formia / Chiusura agenzia delle entrate, confcommercio ed unindustria strigliano i comuni

Economia Formia Politica

Di fronte alla notizia sempre più certa, anche se non ancora ufficiale , che – per una decisione assunta dalla Direzione Regionale del Lazio dell’Agenzia delle Entrate – gli uffici competenti lasceranno la sede di Formia, creando disservizi pesantissimi ad un vasto bacino di cittadini e imprese, le due maggiori Associazioni di categoria Confcommercio Lazio Sud e Unindustria prendono una posizione netta e decisa: azioni concrete e assunzione di responsabilità da parte delle Amministrazioni Comunali.
L’impatto di tale trasferimento è chiaro a tutti, come è evidente che anche in questo caso le Amministrazioni Comunali del comprensorio si sono trovate di fronte ad una sorta “di fatto compiuto”, nonostante la mole di servizi erogati dalla sede di Formia dell’Agenzia delle Entrate coinvolga l’utenza privata e pubblica di tutto il Sud Pontino.
E tutto ciò mentre il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in molte occasioni pubbliche, non da ultimo il Convegno su “Meno Economia Sommersa più crescita” organizzato da Confcommercio Imprese per l’Italia Nazionale, ha dichiarato che la struttura da lui diretta deve essere sempre più vicina alle imprese e ai cittadini per ricostituire un rapporto di fiducia e collaborazione.

Nel comprensorio del Sud Pontino, che prevede anche le Isole Ponziane con i noti problemi di collegamento, tutto ciò sembra smentito da un possibile trasferimento degli uffici di Formia.
Da non sottovalutare poi, la posizione lavorativa dei dipendenti i quali si vedranno cambiare completamente l’organizzazione di vita.
“Stiamo assistendo – dichiarano il Presidente di Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora e Davide Papa di Unindustria – ad una corsa contro il tempo, non pianificata e non monitorata dalle Amministrazioni. Come per la nota crisi idrica, sembra sempre che le stesse si accorgano all’ultimo momento di quello che accade nelle loro città e questo non è più accettabile.
Occorre un maggiore controllo del proprio territorio nei fatti e negli avvenimenti che possono influire negativamente sulla vita dei propri cittadini ed un intervento tempestivo senza dover poi tentare di correre ai ripari attraverso tavoli di confronto i quali avrebbero senso solo in una fase di programmazione”.

Per Confcommercio Lazio Sud e Unindustria la situazione del comprensorio del Sud Pontino, per molti motivi, diviene ogni giorno più critica, le imprese ed i cittadini necessitano di interventi concreti e azioni precise, dunque di fatti e non parole.
Le azioni che dovrebbero intraprendere le Amministrazioni Comunali esistono e sono:

offerte di immobili nella disponibilità comunale

semplificazione delle procedure di individuazione ed adeguamento di spazi privati

azione di mediazione con l’attuale proprietà

verifica della paventata non agibilità dell’attuale sito e se possibile intervento di sanatoria

supporto degli uffici comunali, in collaborazione con strutture di mediazione immobiliare per trovare immobili idonei

“Interventi concreti da mettere in campo immediatamente, per non privare il Comprensorio di servizi così importanti, interventi che sono responsabilità politica delle Amministrazioni Comunali”. Acampora e Papa chiedono alla politica “di superare eventuali divisioni e campanilismi e di agire con forza e determinazione, questo il compito di chi si è assunto la responsabilità di governo per la tutela dei suoi cittadini. E’ arrivato il momento di ragionare in modo concreto in termini di area vasta, di “Città metropoli ”.
Confcommercio Lazio Sud ed Unindustria, da parte loro, si attiveranno immediatamente coinvolgendo direttamente, attraverso la richiesta di un incontro urgente, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini.