Minturno / Laghetto formato da una perdita d’acqua, la denuncia di Franco Valerio (video)

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MINTURNO – Mentre le comunità del sud pontino continuano a soffrire la sete, lungo la superstrada per Cassino in località “Cappella”, ai piedi della frazione minturnese di Santa Maria Infante, si è formato un laghetto di acqua potabile che molto probabilmente è “figlio” di una copiosa e sotterranea perdita da una delle condotte idriche che dalla vicina sorgente Capodacqua alimenta Minturno e i comuni più meridionali di Castelforte e Santi Cosma e Damiano. A maturare questa convinzione è l’associazione dei pendolari della stazione di Minturno e di Scauri e un ex docente di fisica, Franco Valerio, ha chiesto ricorso a internet, a Google Earth, e ha potuto verificare da una foto satellitare questa laghetto nel 2003 non c’era… Inoltre alimenta un ruscello sottostante, il suo livello è invariato, che sia estate o inverno, e la fitta e vasta sorgente vicina fanno propendere che non si tratti di una sorgente ma di una perdita che- secondo alcune stime – si aggira intorno ai 700 metri cubi.

Il professor Valerio ha chiesto ed ottenuto l’intervento del sindaco di Spigno Saturnia, Salvatore Vento, ma, dopo che alcuni elicotteri della regione Lazio e della Protezione civile quest’estate l’hanno utilizzato per domare alcuni incendi sui Monti Aurunci, è convinto che di questo laghetto dei misteri se ne deve occupare Acqualatina.

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“Sta continuando ad alimentare in modo continuo un ruscello e, nonostante sia soggetto ad un’avaporazione sostenuta , ad un assorbimento da parte del terreno e mantenga il suo livello invariato, anzi è aumentato negli anni (vedi foto satellitari), se ne deduce- dice il professor Franco Valerio – che è alimentato. Ad alimentare il laghetto e la vasta ed estesa vegetazione non può essere una sorgente poichè il fenomeno prende vita sicuramente dopo il 2003, come dimostrato da doto satellitare dell’epoca. Non resta che ipotizzare una perdita (voluta come sfogo di pressione?) da parte delle grosse adduttrici che attraversano quella zona per alimentare zone dei Comuni del sud Pontino fino a Castelforte. E questa è una nostra pubblica denuncia che richiede accertamenti da parte delle Autorità competenti. Anche sulle perdite mai definitivamente affrontate esistono precise responsabiltà da parte della Conferenza dei Sindaci.”

Intervista a Franco Valerio