Cronaca

Ventotene / Appalti pilotati, fissato per lunedì il Riesame

VENTOTENE – Saranno discussi lunedì 12 giugno, a poche ore dalla conclusione dell’appuntamento elettorale amministrativo, i ricorsi davanti il secondo collegio del Tribunale del Riesame presentati dai cinque componenti di un’organizzazione che a Ventotene – secondo il Gip del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera – era in grado di pilotare l’esito di alcuni appalti pubblici a favore di imprese compiacenti con l’intento di ottenere finanziamenti da parte della Regione e favorire anche il voto di scambio. I Legali dell’ex sindaco dell’isola Giuseppe Assenso, dell’ex assessore al turismo del comune Daniele Coraggio, dell’ex responsabile della ripartizione tecnica comunale Pasquale Romano e degli imprenditori isolani Claudio Santomauro e Antonio Langella, chiederanno innanzitutto l’annullamento dell’ordinanza di arresto peraltro già al centro di un aspro confronto con il Gip Scalera in sede di interrogatorio di garanzia.

Gli avvocati Luca Scipione, Pasquale Cardillo Cupo, Antonio Zecca, Caterina Suppa e Arturo Bongiovanni innanzitutto contesteranno la reiterazione del reato dal momento che il sindaco Assenso, l’ex assessore Coraggio e l’ex dirigente Romano non occupano da tempo i rispettivi incarichi; i primi due da oltre anno dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, il terzo perché destinatario di un provvedimento di sospensione dello stesso Tribunale. In quest’ottica sarà riproposta la sentenza dello stesso Riesame che annullò l’ordinanza di arresto nell’ambito dell’operazione “Olimpia” nei confronti dell’ex sindaco di Latina Giovanni De Giorgi perché, contrariamente alle conclusioni della Procura, non ricopriva più un incarico tale da poter esercitare le dovute pressioni.

Il collegio difensivo proverà a ribaltare il castello accusatorio secondo il quale sarebbero esistiti rapporti di interesse, di complicità, tra gli amministratori e i tecnici del comune di Ventotene con i due imprenditori Santomauro e Langella. Questa presunta contiguità non emergerebbe, infatti, dalle oltre duemila pagine della voluminosa documentazione prodotta dalla Finanza per conto della Procura di Cassino.

Saverio Forte

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