Ambiente

Formia Rifiuti Zero, bufera sulla delibera di giunta che ha rimosso quattro dirigenti

FORMIA – Ha creato un vespaio di polemiche ma anche un certo disorientamento il contenuto della delibera 53 del 14 marzo con cui la Giunta Municipale di Formia, approvando una nuova articolazione dei servizi organizzativi dell’ente, avrebbe rimosso quattro dirigenti comunali sinora componenti del controllo analogo della Formia Rifiuti Zero, la società municipalizzata che il 1 maggio prossimo compierà i primi due anni di attività. Si tratta dei responsabili del settore Ambiente, Stefania Della Notte prima e Maurizio Ottaviani poi, dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo e di quello al bilancio Tiziana Livornese. A gettare sul suo profilo facebook ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche è un ex autorevole rappresentante dell’amministrazione comunale di Formia, l’ex assessore al bilancio e al personale Fulvio Spertini, secondo il quale l’esecutivo, modificando la composizione dei membri del controllo sulla “Frz”, avrebbe dovuto procedere prima ad una delibera di modifica organizzativa del personale dirigente stracciando – è questo il verbo utilizzato da Spertini – l’articolo 11 del regolamento del controllo analogo”.

Spertini denuncia, pertanto, un caos organizzativo in cui si è infilata la Giunta riattribuendo le mansioni di controllo sull’operato della società municipalizzata dei rifiuti e spera che “riescano a spiegare le basi giuridiche di tale inconsistente provvedimento con un’emergenza nucleare radioattiva”. In effetti, la delibera di Giunta – almeno nel suo apparente contenuto – parlava chiaro: il solo è ad essere stato nominato a far parte dell’organismo di controllo della “Frz” è il dirigente del IV settore, quello all’”Assetto e gestione del territorio”, Sisto Astarita.

Nella delibera numero 53 della Giunta non c’è alcuna menzione che i dirigenti Della Notte, Ottaviani, Di Russo e Di Russo continuino a far parte dell’organismo di controllo della Formia Rifiuti zero mentre il “premio” – si fa per dire – per Astarita è tutto racchiuso in un asterisco…in calce alle sue già note deleghe e responsabilità dirigenziale. Ad intervenire nel dibattito è, sempre attraverso la rete e il suo profilo Facebook, l’assessore alla sostenibilità urbana da cui dipende la Formia Rifiuti zero, Claudio Marciano.

Innanzitutto – a suo dire – la composizione del controllo analogo non è cambiata, è sempre la stessa con la presenza del dirigente del settore rifiuti, dell’avvocatura e del bilancio del comune. La delega dirigenziale ai rifiuti è ritornata dove era da oltre un anno, ovvero all’architetto Sisto Astarita, perché un settore a rilevanza industriale come i rifiuti solidi urbani ci concilia meglio con l’urbanistica.. Marciano specifica di non aver approvato la delibera numero 53 perché impegnato fuori sede per motivi di lavoro e lancia pesantissime accuse (nei riguardi della segreteria generale del comune?) per come è stata scritta e approvata: “L’ho letta, in effetti, così com’è stata scritta, potrebbe generare confusione – risponde Marciano all’ex assessore Spertini – perché ci si limita ad aggiungere una competenza in più al settore urbanistica mentre gli Rsu che la Formia Rifiuti zero rimangono in capo al settore…servizi sociali – ammette l’assessore alla sostenibilità urbana – cosa che, a mio avviso, non c’entra granchè…”

La controreplica dell’ex assessore Spertini è stata ancor più velenosa: “Le persone fanno la differenza ma le procedure e i regolamenti consentono a qualsiasi persona di lavorare in scienza e coscienza. Alla giunta, al sindaco e al segretario comunali, firmatari di tale ignorante sciocchezza, siglata con le penna dell’arroganza – conclude Spertini – non interessano né la le persone, né i regolamenti”. Al dibattito in rete ha partecipato per un istante anche lo storico ex caposezione del settore Igiene e ambiente del comune di Formia, Gino Forte, che, dopo aver letto altri commenti, ha deciso di “rimanere in omertoso silenzio…”

A chiarire le dinamiche sul controllo sulla Formia rifiuti zero, inoltre, ci ha pensato il circolo cittadino di Rifondazione Comunista che, attaccando la governance della “Rfz” in tema di trasparenza e legalità dei suoi provvedimenti, ricorda come la stessa sia stata più volte sollecitata dalla commissione del controllo analogo a desistere dai suoi atteggiamenti omissivi. Tra questi – ad esempio – la mancata pubblicazione sul sito istituzionale di tutti i provvedimenti adottati fino ad oggi (2015-2016-2017).

E’ quanto risulta dal verbale n.18 del febbraio 2017 a firma del presidente, nonché dirigente dei servizi sociali, culturali e ambientali del comune di Formia, Ottaviani. Nello stesso verbale l’amministratore unico Raphael Rossi veniva sollecitato anche a consegnare la relazione semestrale, affinchè la stessa commissione possa esercitare le proprie funzioni in maniera ottimale. Entrambe le omissioni sono reiterate, tant’è che più volte la l’organo di controllo ha chiesto di provvedere alla soluzione del problema, ma senza che questi richiami abbia sortito effetto alcuno.

Intanto guai giudiziari sono in arrivo per l’ìamministratore unico della “Rfz”, Raphael Rossi: la procura di Messina, dopo aver indagato sugli incarichi affidati dalla Messinambiente di cui Rossi è stato amministratore, ha chiuso le indagini e ha chiesto il rinvio a giudizio sia di Alessio Ciacci, commissario della società di Messina, che Raphael Rossi attuale amministratore della Formia Rifiuti Zero per il contratto di collaborazione esistente tra la Messinambiente e la Re-Sources sas.

Saverio Forte

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