Consiglio comunale di Formia

Formia / Forza Italia replica a Udc e Idea Domani: “Basta strumentalizzazioni”

Formia Politica

FORMIA – I consiglieri comunali di Forza Italia, Carla Ciano, Gianluca Taddeo, Erasmo Picano e Salvatore Forte, replicano alle dichiarazioni dei colleghi di opposizione Udc e Idea Domani.

“In via preliminare – recita la nota – pur comprendendo il momento di confusione che stanno attraversando gli amici dell’Udc, non riusciamo ancora a capire a quale movimento politico essi appartengano. Ciò in quanto il loro Segretario Provinciale Sen. MICHELE FORTE qualche settimana prima dalla sua scomparsa dichiarava di uscire dall’Udc e di votare SI al referendum costituzionale del 4 dicembre p.v. come dichiarato anche durante la sua Commemorazione dal Sen. PIERFERDINANDO CASINI e dalla Presidente della Provincia di Latina Dott.ssa ELEONORA DELLA PENNA. Testimonianze concrete della loro vicinanza al Partito Democratico che artatamente attribuiscono ad altri, con il solito “chiacchiericcio da bar”.

A seguito del comunicato dei colleghi di opposizione non possiamo non sottolineare come per l’ennesima volta l’unica loro preoccupazione e finalità sia quella di screditare il nostro gruppo consiliare sempre con la stessa tattica: finto tentativo di riavvicinamento nei nostri confronti e poi comunicati e conferenze stampa dal contenuto a dir poco imbarazzante (vedasi l’uscita di senno del cons. La Mura a causa della presenza dei vigili urbani che osavano contestare i loro parcheggi selvaggi durante la conferenza stampa) per poi scagliarsi esclusivamente contro FI e non contro l’attuale maggioranza, numericamente limitata, non contestando le numerose ed evidenti carenze che gravano sul nostro territorio ormai ai minimi termini, ed al quale viene ormai negata anche l’ordinaria manutenzione. Siamo altresì sorpresi dalle loro dichiarazioni in cui parlano di aver avvicinato alcuni consiglieri di maggioranza al fine di far cadere il Sindaco Bartolomeo e da ultimo per l’elezione del presidente del consiglio comunale, tentativi svaniti nel nulla per motivi di pura miopia politica e di assoluta incapacità decisionale circa le strategie da adottare.

In merito all’elezione del presidente del consiglio, sono quanto mai necessarie alcune precisazioni. Nei giorni antecedenti il consiglio comunale alcuni consiglieri di Idea Domani e dell’UDC proponevano alla consigliera Ciano la candidatura alla carica di presidente del consiglio, assicurandole la sussistenza di almeno due, se non tre/quattro “franchi tiratori” della maggioranza, che sommati ai 12 voti compatti dell’opposizione le avrebbero “regalato” la presidenza. Compresa immediatamente la volontà di strumentalizzare la propria figura la consigliera Ciano rifiutava la proposta, essendo assolutamente certa che NESSUNO della maggioranza sarebbe stato disposto a far cadere il sindaco per regalarle un voto, e quand’anche cio’ fosse accaduto la cosa sarebbe stata gravissima, in quanto risultato di uno fra i tanti pseudo accordi, inciuci e incontri carbonari tra qualche consigliere di maggioranza ed UDC/Idea Domani, confermati tra l’altro dallo stesso consigliere La Mura durante il consiglio, ed ai quali al contrario i consiglieri di FI sono e saranno sempre estranei. Dunque un accordo fatto da “altri” per regalare un voto che la consigliera Ciano non ha mai chiesto a nessun consigliere di maggioranza, e che avrebbe accettato solo a condizione che tale voto fosse stato palese, esplicito, trasparente. L’accordo finale era dunque quello di votare con 12 schede bianche, quale segnale di una sorta di ricompattamento del centrodestra, a meno che i sempre più numerosi 2/3/4, ma chiaramente inesistenti “franchi tiratori” non si fossero palesati.

Nonostante ciò, con una chiara forzatura e dimostrando una gravissima mancanza di rispetto, il gruppo UDC/Idea Domani proponeva in consiglio la candidatura della consigliera Ciano, candidatura che la stessa rifiutava chiedendo loro trasparenza e serietà, ossia i nominativi dei consiglieri di maggioranza favorevoli a votarla, sottolineando un assoluto bisogno della Città in un momento così delicato di chiarezza, trasparenza e non di accordi sottobanco.

Ed ecco perché alla terza votazione si decideva, sacrificando il nome della cons. Ciano e per tener fede agli impegni presi con il resto dell’opposizione, di riproporre la sua candidatura, proprio per dimostrare che in politica, che per noi, ma evidentemente non per altri, è una cosa seria, ciò che conta sono i numeri. Numeri che purtroppo, ad oggi, sono ancora insufficienti per sfiduciare il sindaco Sandro Bartolomeo. E se qualche cons. di maggioranza non condivide più il programma politico dell’attuale amministrazione puo’, anzi deve avere il coraggio di dichiararlo, ma non a qualche consigliere d’opposizione dell’UDC o di Idea Domani in incontri ridicoli al bar o al Miramare, ma nelle sedi istituzionali competenti. Purtroppo è evidente che tali reiterati incontri ed accordi finalizzati ad un tentativo di ingresso in maggioranza di alcuni consiglieri dell’UDC, e confermati dallo stesso Sindaco, appartengono solo ed esclusivamente a quei consiglieri di maggioranza ed opposizione ancora forse troppo legati al periodo della Prima Repubblica. Noi di certo non abbiamo mai partecipato ad alcuno di questi incontri.

E siamo ancor più basiti dal bassissimo livello di strategia politica messa in campo da questi consiglieri di pseudo/opposizione i quali, pur essendo perfettamente consapevoli di esser stati usati e presi per i fondelli già una volta dai famosi “franchi tiratori in incognita” in occasione delle firme per la sfiducia, come ammesso dallo stesso cons. La Mura in consiglio, perseverano in tattiche che noi francamente abbiamo difficoltà a comprendere, e che hanno come unico effetto quello di consentire sistematicamente alla maggioranza di “alzare il tiro”. Ed ancora, l’assurdo ed il ridicolo lo si raggiunge ad elezione conclusa: l’ultima frase pronunciata dal neoconsigliere Cardillo Cupo prima di lasciare il consiglio è stata…..”abbiamo comunque dato un bel segnale di ricompattamento di tutta l’opposizione consiliare”….e poi?

E poi il solito comunicato/favola del giorno dopo, con storie inventate e tante chiacchiere, nel tentativo, vano, di salvare la faccia. E menomale che l’intento era quello di far comunque uscire 12 voti compatti di tutta l’opposizione per dare un segnale forte di ritrovato dialogo.

Crediamo che sia importante non strumentalizzare ogni cosa, tipo post sui social network, caffè in compagnia di Segretari Regionali e tante altre sciocchezze a cui questi amministratori fanno riferimento dal lontano 2013, siamo veramente all’assurdo.

Abbiamo già tante volte ribadito che con l’attuale maggioranza non vi è nessun accordo e ne ce ne saranno, basta leggere tutti gli atti prodotti dall’attuale consiglio comunale, fortunatamente pubblici, come i verbali delle commissioni che i cittadini e gli elettori hanno la capacità di leggere e comprendere. La loro ulteriore preoccupazione è rivolta ai nostri elettori senza preoccuparsi dei loro. Noi da sempre abbiamo dato la nostra disponibilità a creare una forza politica che può vederci nuovamente alleati ma con scelte condivise e non pacchetti preconfezionati, condizione che non piace a molti di loro.

Attualmente la nostra priorità è quella di cercare di riorganizzare il nostro partito cittadino che dopo le scelte degli anni passati ci ha visto sempre più divisi, e qualora non dovessero crearsi le condizioni per riunire nuovamente tutte le anime di FI, pur continuando a far riferimento al Senatore Claudio Fazzone, si procederà attraverso un movimento civico anche in vista delle prossime elezioni amministrative.

Il gruppo consiliare di FI spera di non dover intervenire più su questo argomento “stampella” invitando tutti coloro che non riescono proprio a superare questo limite a provare a lavorare per la Città senza cadere sempre in banali discorsi poco costruttivi e spesso imbarazzanti visto i promotori”.