Politica

Prima Minturno attacca di nuovo Stefanelli: “Che fine ha fatto la filiera politica?”

MINTURNO – Il gruppo civico “Prima Minturno” torna ad attaccare il sindaco Gerardo Stefanelli perché “reo di non mantenere le promesse fatte in campagna elettorale addirittura rinnegandole”.

“A tal proposito – si legge in una nota – i portavoce del gruppo, Marco Moccia e Luisa Graziano, presenti alla riunione dei pendolari, hanno commentato assai criticamente lo stato in cui versa il nostro Comune: “Ieri eravamo presenti all’incontro dell’associazione Terranima e al di là di qualche intervento propositivo la nostra sensazione è che come al solito, consapevoli della propria impotenza si voglia attendere nella speranza di subire il minimo danno per poi cantare vittoria.

Noi invece siamo abituati a ragionare e agire in maniera diametralmente opposta, per noi il fatto che Minturno stia diventando un Comune sempre più ignorato e colpito da scelte regionali scellerate non va per niente bene. Abbiamo iniziato perdendo la Pretura, abbiamo perso poi il Consultorio, rischiamo in un colpo solo di perdere la stazione e l’ospedale e continuiamo a subire i disservizi di Acqualatina e le imposizioni del Prefetto che ci vuole invasi da immigrati.

Per questo motivo ci rivolgiamo direttamente al Sindaco Stefanelli, chiedendogli come mai abbia nell’incontro dei pendolari rinnegato un suo grande cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale, ovvero la famosa filiera Governo, Regione, Comune. Forse si è reso conto che il nostro paese a prescindere dal colore politico delle amministrazioni regionali è considerato di serie C?

A noi questo interessa poco o nulla, Minturno non può attendere nè subire supinamente le decisioni altrui. Quindi o il Sindaco decide di battere i pugni nelle riunioni e sui tavoli che contano, magari coinvolgendo nei prossimi consigli comunali quei politici che ci hanno messo la faccia ed hanno fatto promesse durante l’ultima tornata elettorale, come ad esempio gli On. Sesa Amici e Claudio Moscardelli oppure il Presidente della Regione Zingaretti, così da far valere i diritti di un’intera comunità come la nostra, oppure se non è in grado di fare ciò si dimetta perché Minturno non può più aspettare e subire decisioni criminali calate dall’alto”.

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