Formia / Pasquale Cardillo Cupo sostituisce Nicola Limongi in consiglio comunale

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FORMIA – Cambio all’interno del consiglio comunale di Formia. Pasquale Cardillo Cupo, noto professionista forense, prende il posto del medico Nicola Limongi. L’avvicendamento che coinvolge il movimento politico “Idea Domani” è stato ufficializzato questa mattina in una conferenza stampa tenutasi in via Maiorino, mentre le dimissioni di Nicola Limongi presso il comune di Formia saranno protocollate lunedì. Alla conferenza stampa erano presenti anche Maurizio Costa (da cui Limongi aveva raccolto il testimone all’indomani delle elezioni) e Giovanni Valerio (confluito nel gruppo durante la consiliatura). Non sono intervenuti invece gli altri due componenti del gruppo, i consiglieri Dario Colella ed Alessia Valeriano.
Attualmente coordinatore del movimento politico “Idea Domani”, Cardillo Cupo era stato assessore nella giunta di Michele Forte dal 2009 al 2013 nei settori sport, trasporti, viabilità e personale. “Il nostro gruppo – ha detto Limongi – è l’unico che ha realizzato una rotazione trasparente.

Maurizio Costa
Maurizio Costa

A dimostrazione che da noi non esistono né vertici né base”. “Finora – ha aggiunto Cardillo Cupo – abbiamo fatto opposizione su tante tematiche condiviso. Se ci saranno altre criticità non esiteremo a denunciarle. Non siamo disponibili ad accordi a differenza di chi fa finta di essere opposizione e poi fa altro”. Ed i rapporti con l’udc? “Dopo la scomparsa di Michele Forte non è cambiato nulla, continueremo a confrontarci con loro come abbiamo sempre fatto”.
Maurizio Costa ha rivendicato invece lo spirito civico che contraddistingue l’operato del gruppo. “In questi anni – ha concluso – siamo stati capaci di aggregare, al di là della proposta politica di Michele Forte. Oggi siamo il primo gruppo, insieme a Forza Italia, con la differenza che al nostro interno non ci sono correnti. Abbiamo fatto parte di altre amministrazioni, ma sempre con lo spirito di frenare certe scelte che sarebbero state del tutto inappropriate (il riferimento è ad esempio alla cementificazione dell’area ex D’Agostino) o evitare, come nel caso di Michele Forte, che fosse “tirato per la giacca”. Rimaniamo dunque all’opposizione rispetto alla giunta Bartolomeo”. Dello stesso parere anche Giovanni Valerio: “non siamo Marziani, non possiamo certo amministrare da soli”.