Formia / Rombano i motori del Roby Tour

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FORMIA – Oggi lo chiamerebbero flash mob. Dal 2003 i motociclisti lo conoscono semplicemente come Roby Tour. Torna l’11 settembre, per la 14esima edizione, come ogni anno la seconda domenica di settembre, il motoraduno spontaneo più affollato del centro e sud Italia.
Anche quest’anno, infatti, Giuseppe Tartaglia per tutti “Roby”, dà appuntamento alle 9.30 nel piazzale del Centro Commerciale Itaca di Formia: “Ci rincontriamo tutti dopo un anno, ognuno con la sua storia lunga 365 giorni: è una cosa bella, stiamo insieme, ci divertiamo e poi ce ne andiamo a fare un giro nel Parco Nazionale d’Abruzzo: una delle meraviglie di questa terra”.
Lo scenario di un percorso che toccherà Forca d’Acero, Opi, Pescasseroli, Bisegna, le gole del Sagittario, Ortona dei Marsi, Cocullo, Anversa degli Abruzzi, Villalago, Scanno, Passo Godi.
Una formula semplice per un happening tra musica, balli, rombo di motori, motociclette di qualsiasi genere, aperto a tutti coloro amano viaggiare su due ruote, singoli o associati, senza obblighi e senza corrispondere quote di iscrizione o altro. Eccezione per la maglietta commemorativa della giornata, tradizionalmente regalata, quest’anno sarà offerta ai partecipanti, fino a esaurimento scorte, a 2 euro (offerta minima): il ricavato devoluto alla ricostruzione del Comune di Amatrice (IBAN IT28 M 08327 73470 000000006000) e del Comune di Accumoli (IBAN: IT83 E 0306914601 100000046108). “E’ la mia festa dopo un’estate di intenso lavoro in pizzeria ma non possiamo dimenticare quello che succede vicino a noi. Con me ci saranno anche quest’anno gli Sbandieratori de “Le Tre Torri” di Traetto, ma soprattutto tutto i miei amici: persone con un grande cuore e che amano stare insieme in moto”.
Con prudenza e rispettando gli altri utenti della strada: “Sempre. Ricordo uno striscione di amici di Capri che rende bene l’idea: è una questione di passione! Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e i motociclisti lo sanno bene che è inutile aggiungere rischi, per quelli c’è la pista”. Poche regole di buon senso che dal 2003, quando si ritrovarono in 174, grazie al passaparola, l’anno scorso ha portato il motoraduno spontaneo a superare le 2600 adesioni, 5000 partecipanti. “Sono questi numeri che mi fanno venire i brividi – sorride Roby -: l’emozione di rivederci”.
Che una settimana dopo, poi, si prolungherà per quindici giorni per trentuno centauri, quaranta persone al via, dell’undicesimo Roby Tour Europeo: quindici giorni on the road toccando Slovenia, Austria, Slovacchia, Reppublica Ceca, Polonia, Lituania, Estonia, Lettonia: 7000 chilometri tra storia e natura, saranno raggiunte sei capitali europee, con passaggio finale sul Großglockner, la strada alpina più famosa d’Europa.