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Formia / Rubano bici elettriche a San Felice Circeo, fermati dalla Polfer

Cronaca Formia

FORMIA – Avevano rubato due bici elettriche con pedalata assistita a San Felice Circeo. Con le stesse erano saliti sul treno regionale 2399 alla stazione di Monte San Biagio per dileguarsi verso Napoli dove hanno la residenza in via Gianturco. Non avevano, però, fatto i conti con il capitano dei Carabinieri, Luca Bordin, abituale passeggero quotidiano, in borghese, di quel treno.

L’ufficiale, già comandante del Norm di Gaeta ai tempi del comando compagnia, insospettito dal comportamento della donna rom, L.M., classe 1968, del figlio , F.S., classe 2002, e L.M., suo nipote e minore anche lui, tutti e tre residenti nel capoluogo campano, ha subito allertato il Posto di Polizia Ferroviaria di Formia, diretto, dopo il recentissimo pensionamento dell’ispettore capo Pasquale Tedesco, dal Sov. Giuseppe Valerio.

Con un’ammirevole tempestività, gli agenti Polfer si mettevano in azione e, mentre bloccavano, presso lo scalo di Formia la donna e i minori, si attivavano presso i commissariati PS e rinvenivano le denunce appena presentate, a San Felice Circeo, dove erano state rubate le due bici (Bebikes befree mod. L6A6, di color nero e del valore di 900,00 euro; Aulybike mod. EN 15194, di color arancione e del valore di 1300 euro) di proprietà di C. M. classe 1938, di Roma, in vacanza nel centro balenare, e di E.C., classe 1972, residente in paese.

Riscontrata, “de visu”, l’appartenenza a loro e, fornito il titolo di possesso delle biciclette elettriche da parte dei derubati (che, nel frattempo avevano raggiunto Formia) le stesse, alle ore 21,00, venivano restituite ai legittimi proprietari, mentre per i tre la Polfer di Formia inviava specifica documentazione relativa al reato commesso (che non prevede l’arresto), alla Procura della Repubblica di Cassino e a quella presso il Tribunale per i minorenni di Roma.

Del fatto sono stati anche investiti la divisione anticrimine delle Questure di Napoli e di Latina e degli Uffici dell’Immigrazione dei sopradetti referenti istituzionali provinciali. Più che comprensibile l’attestazione della gratitudine, da parte dei derubati, al capitano Bordin e agli agenti della Polfer di Formia.

Orazio Ruggieri