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Itri / Domani quinto venerdì giubilare nella Chiesa dei Passionisti e novenario di Santa Maria Goretti

ITRI – Domani sera, 1 luglio 2016, dalle ore 17.00 alle ore 19.00 si terrà il quinto venerdì giubilare nella Chiesa dei Padri Passionisti di Itri, dove è in corso il novenario in preparazione alla festa di Santa Maria Goretti della misericordia. Questo è il programma della serata: ore 17.00 confessioni; ore 17,30 santo rosario meditato; ore 18.00 santa messa con catechesi sulle opere di misericordia corporale.

A curare questa formazione spirituale dei fedeli che fanno riferimento ai padri passionisti di Itri è padre Antonio Rungi, vice-superiore dell’unica comunità passionista operante a Itri e al Santuario della Civita, con padre Cherubino De Feo. Questa iniziativa voluta fortemente dalla comunità passionista di Itri è stata accolta positivamente.

Intanto tutto è pronto per la festa di Santa Maria Goretti nella Chiesa dei Passionisti. Già predisposto il tosello, dove è stata sistemata la statua di Santa Maria Goretti, concessa, temporaneamente, ai Passionisti dal parroco di San Michele Arcangelo e Santa Maria Maggiore in Itri, don Guerino Piccione. A realizzare l’artistico tosello di colore rosso, come rosso è il sangue dei martiri, è stato Antonio Lebone, per tanti anni fioraio ed addobbatore di Itri. Il triduo ufficiale, con l’intronizzazione della statua, inizierà domenica mattina, 3 luglio, con la messa solenne delle ore 8.00.

In serata si replica con la celebrazione della messa delle ore 18.00. Lunedì 4 luglio e martedì 5 luglio le sante messe del triduo predicato si celebreranno alle 7,30 del mattino e alle ore 18.00 della sera. Saranno precedute dalla preghiera del santo rosario, con pensieri sulla vita di Santa Maria Goretti. L’iniziativa è stata definita come “Mattutino con Marietta”. “La vita di straordinaria santa della misericordia è di esempio a piccoli e grandi –afferma padre Antonio Rungi – dalla quale dobbiamo tutti imparare a perdonare di cuore a coloro che ci hanno fatto del male; ma anche a chiedere umilmente perdono se siamo stati noi a fare del male agli altri. Maria Goretti il male lo ha ricevuto ed è stato un male terribile, tanto da rimetterci la vita. Lei non ha fatto male a nessuno.

Nella sua santità ha chiesto il perdono al Signore per il suo uccisore ed assassino, che poi, dopo l’estinzione del reato penale di omicidio, si è pentito ed è ritornato a Dio convertito. Quante persone ai nostri giorni, specie chi ammazza impunemente dovrebbe pentirsi amaramente per il male che fa e per le stragi che provoca con il suo comportamento violento e sanguinario. Questa piccola creatura della Cascina de Le Ferriere di Nettuno ci insegni a perdonare e a diventare sempre più uomini e donne di pace”.

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