Latina / Sanità, Alessandro Calvi: “L’ospedale Goretti va potenziato oggi”

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LATINA – “Parlare di sanità oggi più che mai significa parlare di servizi, di efficienza e di qualità nelle prestazioni. In questa campagna elettorale abbiamo sentito di tutto e di più. E a tenere banco è stata, soprattutto, la realizzazione di un nuovo ospedale a Latina. Un progetto che vede tutti concordi. Ma, allo stesso tempo, anche un modo per distrarre l’attenzione dei cittadini su quelli che sono i problemi reali e quotidiani.” Lo dichiara in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi.

Alessandro Calvi
Alessandro Calvi

“La realizzazione di un nuovo ospedale – prosegue Calvi – richiede tempi lunghissimi. Le risposte che i cittadini e gli utenti chiedono, purtroppo inascoltati, da tempo dobbiamo darle oggi. I nostri ospedali, a partire dl Santa Maria Goretti di Latina, necessitano di interventi mirati. Il primo passo da compiere è rendere la struttura esistente adeguata alla nascita, sulla carta da giugno 2015, del Dea di II livello. La pianta organica, sottodimensionata al punto da costringere medici ed infermieri a rinunciare a riposi e ferie, deve essere implementata. Siamo stanchi di sentire che arriveranno dieci, cento, mille nuove assunzioni e poi constatare che neanche una assunzione è stata effettuata. La sfida che abbiamo di fronte è risolvere le criticità, potenziando i reparti che sono vere e proprie eccellenze che a causa di scelte scellerate vengono depotenziati anziché valorizzati. A Latina manca un’idea di sanità precisa. Si procede a suon di proclami quando le emergenze sono diventate strutturali. Un caso su tutti quella del Pronto soccorso dove i pazienti sono ammassati ore o giorni sulle barelle in attesa di un posto letto.

La sanità è un settore di competenza regionale ma questo non consente a chi amministra una città capoluogo di sottrarsi alle responsabilità che gli sono proprie. Il giorno dopo il mio insediamento, come sindaco di Latina, convocherò la conferenza locale per la sanità che deve riappropriarsi del ruolo che le spetta. In questi anni, purtroppo, quello che deve essere un luogo di confronto da cui far emergere la voce dei cittadini è stato considerato alla stregua di un mero adempimento formale. La conferenza dei sindaci è il luogo in cui, a prescindere dalle appartenenze politiche, si devono creare i presupposti per riportare la sanità di Latina a quella eccellenza che è sempre stata. Cosa che non è avvenuta quando solo un anno fa si poteva intervenire compatti per cambiare un atto aziendale ed un piano strategico che hanno creato e stanno creando solo nuove emergenze acuendo le criticità in atto.

Il centrosinistra – conclude Alessandro Calvi – deve smetterla di gettare fumo negli occhi di chi ogni giorno, medici, infermieri, tecnici e pazienti, è costretto a dei veri e propri salti mortali perché sia riconosciuto un diritto sacrosanto che è quello alla cura. Noi combatteremo sempre perché quello che è un diritto non sia trasformato in un privilegio. Noi non ci stiamo. La Regione ci deve ascoltare, e ci ascolterà a prescindere dal colore politico. Non siamo e non saremo succubi di nessuno e non piegheremo mai la testa a nessuno. I diritti dei cittadini saranno rispettati. Latina e le esigenze dei suoi cittadini non si barattano.”