Forestali, Forte: “No all’assorbimento del Corpo, per il nostro territorio sarebbe disastroso”

Attualità Latina Regione Lazio

LATINA – “Il territorio pontino ha bisogno di un corpo autonomo quale quello dei Forestali che rappresentano una garanzia nella lotta a tutti i reati contro l’ambiente quali gli abusi edilizi, l’inquinamento e la cementificazione”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Forte interviene contro l’ipotesi di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato ad altre forze polizia sotto la guida del Ministero dell’Interno, ipotesi che potrebbe, a suo avviso, provocare una serie di danni e disfunzioni incalcolabili ad un territorio come quello della provincia di Latina.

Enrico Forte
Enrico Forte

“Ricordiamo che la Forestale – sottolinea – oggi dipendente dal Ministero delle Politiche Agricole, svolge un’azione fondamentale nella tutela dell’ecosistema, nella repressione dei reati agroalimentari ed ambientali, nella protezione dei boschi dagli incendi. A ciò si aggiungono funzioni quali il contrasto al maltrattamento degli animali, la tutela la fauna selvatica, il controllo del territorio con la finalità di prevenire il dissesto idrogeologico: tutte azioni di cui il nostro Paese, e naturalmente anche la nostra provincia, necessitano in maniera vitale.

Facendo un bilancio del lavoro svolto dal comando provinciale di Latina possiamo comprendere appieno la necessità non soltanto del mantenimento del Corpo Forestale ma di un suo potenziamento: i numeri ci parlano di 318 reati rilevati, in pratica uno al giorno; 205 denunce a carico di altrettante persone con l’esecuzione di 55 sequestri penali. Imponente anche il lavoro compiuto nel campo degli illeciti urbanistici )con 90 persone denunciate) e in quello della gestione dei rifiuti, con 62 persone denunciate.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere le operazioni più eclatanti condotte quest’anno tra cui il sequestro del cantiere a Borgo Piave. Sono convinto che per  le altre forze di Polizia impegnate sul territorio sarebbe stato difficile arrivare a tali risultati senza il lavoro dei Forestali, considerando la delicatezza della materia ed il contesto operativo non certo facile.

Un’area caratterizzata da tante ricchezze ambientali – aggiunge il consigliere regionale – sino ad oggi ha potuto resistere agli attacchi della cementificazione, dell’inquinamento, degli abusi sotto ogni profilo anche e soprattutto grazie alla professionalità dei suoi ‘custodi’ per vocazione e per missione istituzionale: i Forestali appunto. Mi chiedo cosa sarebbe oggi il Parco Nazionale del Circeo senza la loro sorveglianza.

La natura rappresenta anche per la provincia di Latina economia e ricchezza ed è per questo che non possiamo permetterci l’equiparazione della Forestale ad altre forze di polizia, rivoluzione che determinerebbe conseguenze assolutamente negative, come ad esempio il venir meno delle convenzioni tra il Corpo Forestale e le Regioni, o la creazione di ulteriori oneri per lo Stato come la gestione di centinaia di stazioni del Cfs presenti sul territorio nazionale da parte degli altri corpi di polizia. Sono convinto – conclude – che l’assorbimento produrrebbe danni incalcolabili per il patrimonio ambientale della nostra provincia”.