Punzo Mattia

Itri / Si dimette il presidente della Pro Loco perchè candidato al Consiglio comunale

Itri Politica

ITRI – Mattia Punzo, presidente della Pro Loco di Itri dal marzo dello scorso anno, ha rassegnato le
dimissioni dall’incarico perchè impegnato quale candidato consigliere nella massima assise cittadina.
Ne ha dato comunicazione con un’apposita nota, diramata ieri e che fa riferimento alla seduta nel corso della quale il giovane presidente ha lasciato l’incarico.

“Durante la seduta del Direttivo della Pro Loco Itri, tenutasi il 30 aprile – si legge testualmente – il presidente Mattia Punzo, in una lettera aperta ai soci e dopo aver ripercorso le tappe che hanno caratterizzato l’anno associativo 2015, quali l’attivazione di due progetti del Servizio Civile Nazionale, l’accreditamento presso l’Agenzia Nazionale Giovani, utile per la presentazione di progetti di Servizio Volontario Europeo, l’attivazione di due tirocini formativi per altrettanti giovani di Itri, la proclamazione di una consulta delle associazioni per gestire in maniera coordinata i più importanti eventi del paese e la creazione di un tavolo di confronto con le attività ricettive e ristorative, ha manifestato la propria volontà di auto sospendersi da tale carica.”

“Dopo un entusiasmante lavoro iniziato nel marzo 2015 e grazie a una squadra che ha saputo condividere idee, energie e professionalità – sono le parole di Punzo – mi sento pronto a continuare il mio impegno civico e sociale per il paese, mettendomi nuovamente in gioco per concorrere nelle vesti di consigliere per le elezioni amministrative. Nel pieno rispetto di questa associazione e per il suo ruolo ‘super partes’, volevo annunciarvi la mia auto sospensione dalla carica di presidente. Questo consentirà all’associazione di proseguire il suo percorso in vista degli eventi già programmati e dei progetti in fase di attivazione. Pertanto in quella seduta – termina la nota – Punzo si è sospeso dalla sua carica, lasciando funzioni e responsabilità al vicepresidente Gianluca Erbinucci”.

Orazio Ruggieri