Nicola Procaccini: “Museo di Terracina, una bella giornata rovinata da colpevoli dimenticanze”

Politica Terracina

TERRACINA – “Da qualunque punto la si osservi, oggi è stata una bella giornata per Terracina. Un nuovo Museo impreziosisce la nostra città, all’interno di un gigante architettonico come il Palazzo della Bonificazione, sopra una piazza stupenda come la nuova Piazza Santa Domitilla. Eppure sento il dovere di fare chiarezza in ordine alle parole ascoltate durante la cerimonia d’inaugurazione – attacca l’ex sindaco Nicola Procaccini –  Sento la responsabilità di dover colmare un vuoto assordante soprattutto rispetto a ciò che non è stato detto.

Per cominciare si è fatta molta confusione tra i diversi interventi di restauro del Palazzo succedutisi durante oltre 40 anni di storia comunale ed il Museo, che è stato finanziato solo nel 2002 dalla giunta regionale di Francesco Storace. Un finanziamento successivamente “caduto in perenzione” per l’incapacità dell’allora amministrazione Nardi di utilizzarlo nei tempi previsti. Soltanto la testardaggine mia, dei miei collaboratori e di tutti i terracinesi ignorati questa mattina, ha consentito il recupero di tale finanziamento e l’inizio dei lavori nel 2013.

Non lo dico per celebrare il mio nome, ma per ringraziare tutti gli amici appassionati della propria storia che hanno combattuto questa battaglia durante i tanti “viaggi della speranza” effettuati a Roma dalla fine del 2011 ad oggi. Senza di loro – continua l’ex sindaco – senza la disponibilità dei tecnici, senza la capacità di “incassare i colpi” del geometra Leone, senza la ditta Ati Sistema che ha lavorato con serietà e dedizione, esponendosi anche economicamente in assenza di certezze burocratiche, senza l’architetto Congedo che il Museo l’ha progettato: oggi non ci sarebbe stata alcuna inaugurazione.

Eppure tutti questi nomi sono stati ignorati o sottaciuti. Anzi, si è offerta una passerella vanitosa a chi non la meritava affatto. Tra questi l’assessore regionale Visini, chiamata a sostituire il Presidente Zingaretti, in rappresentanza di una giunta che neanche un dito ha mosso per il Museo di Terracina e per Terracina in generale. Dai lavori mai fatti per la riattivazione del treno allo sportello per l’Agricoltura, solo per citare un paio di esempi. Anzi, chi era presente alla cerimonia ha dovuto pure sorbirsi dall’assessore regionale la presa in giro di una sospensione dell’autorizzazione per il mega allevamento di cozze nel nostro mare (di nuovo premiato con la Bandiera Blu, ma questa è un’altra storia…) che dura solo 60 giorni.

Come se non sapessimo che fra poco più di un mese ci sono le elezioni. Insomma, avrei voluto godermi appieno, da semplice cittadino, la giornata di oggi. Ma il ruolo che ho ricoperto fino a 364 giorni fa non me l’ha consentito, purtroppo. Quando si fa il sindaco della città che si ama, ci sono dei doveri dai quali non si può sfuggire. Ed il primo di questi è nei confronti della verità, oggi colpevolmente dimenticata.”