Gaeta / Obiettivo Giovani, proposte per la stagione estiva

Gaeta Politica

GAETA – Ormai è alle porte l’ultima estate della stagione Mitrano e a destare perplessità sul modo di affrontare alcuni problemi annosi tipici dell’alta stagione gaetana, è Obiettivo Giovani, neo movimento giovanile che subito si è mobilitato avanzando alcune considerazioni e proposte a riguardo:

“I problemi legati alla logistica caratterizzata dalla mancanza di un molo turistico e di una stazione ferroviaria, fanno si che i turisti che decidono di visitare e soggiornare a Gaeta viaggiano principalmente su gomma. Il contesto vede una città a vocazione turistica, la cui insufficienza di parcheggi contribuisce a vincolare il suo sviluppo turistico e commerciale. Anche a seguito di interventi come la realizzazione di tratti di pista ciclabile, piazze e aree pedonalizzate, condivisibili o meno, che hanno eliminato posti auto, si rimarca ancor più questa necessità.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale di tenere in considerazione l’area degli Spaltoni situata alle pendici di Monte Orlando, in grado di creare circa 100 posti auto. La zona attualmente utilizzata come sosta dei camper non è dotata degli adeguati servizi, quindi è auspicabile un loro trasferimento in zone attrezzate della città che siano in grado di ospitarli. Chiediamo all’Amministrazione che siano convocati i proprietari degli stabilimenti balneari per trovare un accordo affinché quest’ultimi vadano fattivamente incontro al problema dei parcheggi. Se solo quei stabilimenti chiusi di sera, mettessero a disposizione della città i loro parcheggi interni, si creerebbero centinaia di posti auto e si risolverebbe in buona parte un problema che da sempre affligge la nostra città, e che designerebbe ulteriormente un grande segnale di collaborazione, di amore e interesse per le sorti di Gaeta.

È fondamentale un connubio tra pubblico e privato anche in ragione dello sviluppo turistico attraverso la valorizzazione di alcuni siti privati dalle grandi potenzialità attrattive, pensiamo ad esempio alle torri Viola, Scissure e San Vito localizzate su uno dei più bei litorali del Lazio, o al giardino di palme aperto solo in occasione delle giornate FAI.

Altro problema riscontrato è l’inaccessibilità libera e gratuita in alcune spiagge di Gaeta come l’Arenauta e le Scissure dove ci sono 3 entrate, 2 private accessibili solo a pagamento o se si è clienti, e una pubblica che è praticamente inaccessibile per via delle condizioni precarie e pericolose del tragitto; e Spiaggia San Vito dove al percorso pubblico ha fatto seguito un cancello privato che ne vincola l’accesso.

Altra problematica che interessa questa volta la Spiaggia di S.Agostino è la mancanza di cartello tra le attività della zona. Questo fa si che giocando a ribasso, si genera un turismo di bassa qualità con conseguenti danni all’economia, all’immagine e all’ambiente. Bisognerebbe inoltre facilitare il lavoro di tali soggetti, permettendo loro di affittare ombrelloni e lettini direttamente in spiaggia, consentendo così ai gestori di risparmiare tempo e di non far attendere i clienti, e ai giovani lavoratori di non attraversare continuamente una delle strade più pericolose della città.

Chiediamo infine allo scopo di preservare il decoro urbano e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare e mozziconi di sigarette, di prevedere l’installazione di appositi contenitori nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale; e di attuare quelle che sono le sanzioni pecuniarie previste dalla stessa Legge n.221 28 Dicembre 2015. Decoro urbano è sinonimo di accoglienza, e questa è funzionale al turismo.

Siamo dunque tutti d’accordo nel considerare la città di Gaeta come conservatrice di un patrimonio naturale e culturale inestimabile, ma per valorizzarlo occorre garantire servizi e soprattutto è necessario instaurare un dialogo continuo con i vari portatori di interessi con l’unico obiettivo comune di tornare ad essere competitivi”.